La storia si snoda attraverso una serie di metafore, riconducibili per ovvi motivi agli esempi stilistici di Maus, alla Fattoria degli animali di Orwell e a Le metamorfosi di Kafka, con il preciso intento di lanciare un messaggio fermo sul superamento dei contrasti e delle prepotenze descritte attraverso il richiamo alle più nobili doti umane di solidarietà e fratellanza. Infatti, ciò che nel corso della storia risulta capace di invertire la direzione rispetto la degenerazione progressiva verso cui si avvia l’intera congregazione colpita dalla mafiosità è l’eroica volontà del coraggioso protagonista Alberto che mostra col suo esempio, fatto di gesti di affetto e fratellanza disinteressata, come sia possibile contrastare la diffusione della malattia scarafaggiante.
Confermando la predilezione per l’espressività artistica primariamente rivolta all’arte visiva, l’autrice realizza questa creazione ricorrendo all’impiego di una tecnica mista, a metà tra la scultura e il disegno. L’interesse iconico in generale, sia esso religioso – l’autrice si appassiona grandemente ad immagini di santi, ex voto e simili - sia di carattere sociologico – rispetto alle più celebri donne della storia – appare quale principio peculiare di quello che potrebbe essere definito un “bipolarismo artistico” che traduce in chiave ironica simboli ritenuti serissimi ed incontrovertibili.
Questa illustrazione, inizialmente concepita come opera personale, viene scelta come cover del periodico Girl Glue creato da Mel Stringer. Ascrivibile nel novero delle creazioni iconiche, l’opera rappresenta tutto il variegato mondo imperfetto che una adolescente vive nel microcosmo della sua stanza.
Red Sonja, la diavolessa con la spada, è un personaggio dei fumetti creato da Roy Thomas e Barry Windsor-Smith, edito dalla Dynamite Comics. L'opera qui descritta viene commissionata dalla rivista “Fumettomania” in occasione di uno speciale numero concernente i personaggi femminili esistenti nel mondo del fumetto.
L'illustrazione è basata sulla serie televisiva statunitense intitolata Spartacus ed è incentrata sulla figura dell’omonimo gladiatore trace. La locazione delle gesta è la villa privata dei nobili “padroni” romani dove questi ultimi solevano offrire spettacoli privati ai loro ospiti.
Questo reportage grafico, diario illustrato di un viaggio tra le strade di Tokyo, è stato esposto al “Museum of American Illustration” di New York, in occasione della rassegna organizzata annualmente dalla “Society of Illustrators”. Quest’ultima, ritenuta la più antica e prestigiosa associazione per la promozione e la conoscenza dell’illustrazione grafica del mondo, ha dedicato e dedica questa manifestazione alle opere più rappresentative provenienti dai cinque continenti.
Nato contestualmente al giornale messinese “Centonove”, Gui è il protagonista di alcune vignette satirico-politiche pubblicate sulla rivista. Da iniziale “strumento jolly”, privo di un nome identificativo, estremamente duttile, utilizzato per descrivere in maniera tagliente situazioni diversificate, Gui cresce progressivamente nei contenuti e nella forma.
Popolarissima e fortunata serie cartoon animata che impazza sul web - Mimmo e Stellario Cafoon Street - è prodotta dal gruppo Uollascomix e diretta da Marcello Crispino che ne cura anche le illustrazioni.
Questo tormentone si impone all’attenzione del vasto e variegato pubblico del web, in maniera transgenerazionale, spopolando sul canale youtube, dove raggiunge un numero vertiginoso di visualizzazioni, e sui social network come Facebook.
Vero e proprio fenomeno virtuale di massa percorre, con piglio ironico e dissacrante, cattive abitudini, usi e costumi del messinese di estrazione sociale per così dire medio-bassa.
I due folklorici protagonisti, gli amici e compari di sventure Mimmo e Stellario racchiudono, ciascuno nella propria caratterizzazione, tutte le tipicità e le brutture sintomatiche del cittadino volgare ed incivile, comunemente identificato nell’idioma locale messinese col termine di zallo (persona priva di senso civico, educazione, esteticamente appariscente, puntualmente fuori luogo in ogni situazione, si contraddistingue per essere un disturbatore incallito il cui comportamento è diffusamente sopra le righe e fuori dagli schemi della pacifica convivenza sociale).