Foto Riccardo Morandi
Riccardo Morandi nasce a Roma nel 1902 e si laurea nel 1927 in Ingegneria. Inizia la sua attività professionale in Calabria dove, negli anni venti, utilizza il cemento armato per il recupero degli edifici danneggiati dal sisma del 1908. Egli, conformemente con la cultura del periodo che auspicava l’utilizzo dei nuovi materiali (il cemento armato) confidando nella resistenza e nella durata degli stessi, approfondisce i suoi studi e, tornato a Roma, continua lo studio e l’applicazione di tali materiali con la soluzione di numerosi problemi di ordine tecnico che si generavano per la differente logica sottesa ai due differenti procedimenti costruttivi. Morandi sposa in pieno il razionalismo strutturale che tenta di legare alla funzionalità degli spazi, ottenendo architetture che coniugano la razionalità dell’impiego dei materiali con l’economia e con la solidità della costruzione. Morandi si confronta con i problemi legati all’utilizzo del nuovo materiale nel 1934, in occasione del progetto della Chiesa di S. Barbara a Colleferro, giungendo ad esiti strutturali e formali di tutto rispetto. I suoi metodi, tuttavia, risultano maggiormente consoni per gli interventi di riparazione dei danni causati dalla seconda guerra mondiale. Gli studi di Morandi sul calcestruzzo armato precompresso culminano con il brevetto, nel 1948, in un suo particolare sistema di precompressione del cemento armato per il quale ottiene riconoscimenti in tutto il mondo. Nel 1953 dirige i lavori per il consolidamento di una parte dell’Arena di Verona, dove trova impiego uno dei suoi sistemi di precompressione. Nel 1957 vince il concorso in Venezuela per la costruzione del ponte General Rafael Urdaneta e nel 1961 vince il concorso per il salvataggio dei templi di Abu Simbel. Docente di tecnologia dei materiali e Tecnica delle costruzioni presso l’Università di Roma, gli viene riconosciuta la laurea honoris causa in Ingegneria presso la Facoltà di Monaco di Baviera e la laurea in Architettura presso l’Università di Reggio Calabria. La sua opera più significativa è, probabilmente, il salone dell’Automobile di Torino nel quale la ricerca delle più appropriate condizioni statiche economiche e formali raggiunge compiutezza. In Sicilia Morandi progetta, tra il 1946 e il 1956, l’edificio per il tiraggio dei cavi dell’elettrodotto tra le due sponde dello Stretto realizzato con l'impiego di elementi in calcestruzzo armato precompresso e rimasto in uso fino al 1994.