Foto Profilo Martha Micali
Martha Micali è una fotografa messinese, oggi operante a Roma. Nella capitale ha il suo studio, che gestisce in co-working con altri fotografi e lavoratori del settore. Dopo una laurea triennale al Dams e un master in Fotografia All’Istituto Europeo di Design di Roma elabora il suo primo progetto fotografico coerente e unitario: Nothing Out, una raccolta di circa 30 nudi ambientati in uno spazio di vita del soggetto, con la tematica di base dell’isolamento ricercato volontariamente. Lavora come ritrattista, fotografa di moda, di interni, e di still-life, ma si esprime al meglio nella fotografia fine-art, genere fotografico in cui sente di poter rappresentare ciò che vuole con libertà e senza vincoli legati a scopi altri, se non la fotografia stessa. Ha realizzato un Reportage sui quartieri popolari di Sarajevo e sulle conseguenze ancora tangibili del conflitto degli anni 90, nel 2007, lavoro poi esposto all’interno dell’Università di Messina. Ha partecipato dal 2006 ad oggi a varie mostre collettive a Messina e a Roma, fra le quali va notata la selezione presentata durante l’evento “Sport Against Violence” alle Terme di Caracalla. La sua prima esposizione personale, “Anime Salve”, risale al 2008, tenutasi a Messina all’interno dei saloni della Provincia, l’ultima: “Fame” ad Aprile 2014, svoltasi a Roma alla “Calzoleria”. Ha collaborato con il quotidiano “Gazzetta del Sud” in occasione dei Campionati nazionali Universitari, con il settimanale “Centonove”: per il quale ha realizzato e scritto un reportage sulla “Sanderson&Son”, un’area industriale dismessa; e grazie al quale ha avuto modo di fotografare i moti migratori che hanno portato alla realizzazione, nel 2013, di un campo di prima accoglienza a Messina, , e ancora come fotogiornalista con il quotidiano online “Tempostretto”. Ha lavorato come assistente per lo studio “Attimi d’autore” di Gianmarco Vetrano, per spot pubblicitari ed eventi. Si è anche occupata di fotografia di scena. Al momento sta lavorando ad un progetto sulle città d’italia, in cui si mescolano influenze dalla fotografia d’architettura al reportage; un genere che le è affine per la costante attenzione e curiosità verso i moti sociali, e verso l’uomo nelle sue più variegate autorappresentazioni.