Michele Cannaò

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Michele Cannaò nasce a Messina nel 1955. Giovanissimo comincia a dipingere, dopo gli studi di Architettura, si laurea in Scienze Politiche. La sua prima attività espositiva si tiene a Messina, ma già negli anni Ottanta si trasferisce a Milano per continuare la sua attività inter interdisciplinare tra arti figurative e teatro.  Nel capoluogo lombardo frequenta lo studio del pittore Togo, anch’egli di origini messinesi, per studiare la tecnica dell’acquaforte. Seguendo il lavoro di Dario Fo, fonda la compagnia teatrale La Credenza.  Nel 1988 lancia, sempre a Milano, Infesta, manifestazione teatrale che per due stagioni consecutive otterrà un notevole successo. Nel 1989 espone, con una mostra d’incisioni, a Palazzo Sorimani, mentre la Compagnia Credenza diventa lo Studio La Credenza, laboratorio permanente delle arti e luogo d’incontri con scrittori, poesia e performance teatrali nelle Nottate d'Arte. Dal 1995  al  1999 dirige e organizza cinque edizioni di Kaló Neró, il festival delle arti (Teatro, arti visive, jazz, musica classica, editoria) che coinvolge più luoghi della riviera jonica siciliana da Messina a Taormina.  Di quell'esperienza rimane il Piccolo Teatro della Scaletta fondato a Scaletta Zanclea (ME) nel 1996. La sua creatività pittorica trova manifestazione in Labirinti, personale al Palazzo dei Leoni di Messina. In questo periodo l’artista si concentra sulla revisione della sua produzione, realizzando un Catalogo ragionato della sua opera, dal 1974 al 1999, con interventi di Rossana Bossaglia, Angela Manganaro, e Michele Passalacqua. Allestisce una personale a Capo d'Orlando (ME) e partecipa a una collettiva a Milano. All’intensa attività espositiva del 2001 si aggiunge anche l’organizzazione per il Culturale Bertolt Brecht di Milano tre incontri sulla cultura Siciliana incentrati su Federico II, Leonardo Sciascia e Lucio Piccolo. Nel 2002 prepara l'antologica Le ragioni di un sogno alla Cascina Grande di Rozzano (MI) e la mostra di disegni e incisioni a Villata (VC). Dopo le personali al Castello Ruffo di Scaletta Zanclea (2001), e la mostra alla Galleria Istinto di Milano (2002), Cannaò si concentra sulla mostra Ritratti che farà tappa presso alcune città italiane durante il biennio 2005/06.. A questa mostra itinerante si aggiunge la personale d’incisioni Le ragioni di un sogno realizzata a novembre alla Rocca Viscontea di Lacchiarella (MI) e a dicembre negli Archivi del '900 di Milano. A maggio del 2006 inizia il percorso di Odisseo Scilla & Cariddi alla galleria Spazio Lattuada di Milano: lavoro su Ulisse, sull’errare nel suo doppio significato di sbagliare/viaggiare, del viaggio alla ricerca di un’identità possibile, del dolore dell’attraversamento, della fatica di colmare lo iato tra due sponde che sono anche due mostri (Scilla e Cariddi) o due mostruosità del nostro immaginario. Nel 2007 sposta la mostra Odisseo Scilla e Cariddi alla Locanda del Perdono di Melegnano e inizia un intenso e ininterrotto sodalizio culturale con il poeta Guido Oldani insieme con il quale sarà anche eletto nel direttivo della Permanente di Milano. Nel 2008 cura la realizzazione della mostra collettiva itinerante Una via Crucis su testo di Guido Oldani. Avvia il ciclo di ritratti di poeti con il titolo di Teste mozzate per ordine superiore. Nel 2009 entra a far parte della collezione del Museo Parisi-Valle di Taccagno (VA). Partecipa con le sue Teste di poeta, all'happening di poesia al Tempio di Adriano di Roma. Partecipa al progetto di Vittorio Ferri Domino assieme a Sonja Aeschlimann, Alvaro, Ignazio Moncada, Sara Montani, Augusto Sciacca, Togo, Susan Post. Allestisce la mostra Passione e Incanto alla galleria Tadini di Milano con il patrocinio dell'Assessorato alla Cultura della Regione Lombardia. E' invitato alla biennale d'arte di Lodi. Dopo l’alluvione del 1 ottobre 2009, nella quale morirono 37 persone, progetta il Museo del Fango di Giampilieri. Nel 2010 Cannaò si dedica completamente al suo progetto: raccoglie opere e organizza la prima mostra del Museo del Fango nel palazzo dei duchi di S. Stefano a Taormina, oltre a Kalo Nero, un'estate di eventi d'arte e di cultura con mostre, dibattiti, presentazione di libri, film e spettacoli teatrali, dibattiti sulla sicurezza del territorio. Partecipa alla Biennale Venezia Cinema con il film di Marco Dentici Caldo Grigio caldo Nero dedicato alla tragedia del 1° ottobre 2009 . E' presente anche alle Biennale di Venezia Arte nel Padiglione Italia di Torino con una doppia presenza: con 4 delle opere che compongono il ciclo della Passione, e con 2 opere per il Domino, ideato da Vittorio Ferri. Il 14 marzo del 2015 inaugura la mostra Passione, presso il Castello di Milazzo. L’esposizione, incentrata sul tema della passione di Cristo, conta 53 opere realizzate tra il 2008 e il 2014, frutto del sodalizio artistico con il poeta Guido Oldani.  La ricca mostra, organizzata dall’associazione Siddharte con la curatela di Giuseppe Morgana,  verrà poi replicata dalla Fondazione Mazzullo di Taormina e al Centro Alzaia Naviglio Grande di Milano,  e al Castello Montesegale di Pavia.

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