Pippo Martino

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Nato a Messina negli anni Quaranta del Novecento, Pippo Martino è stato inserito da Teresa Pugliatti nel gruppo di artisti che sotto il nome di Ennesse iniziò la propria attività espositiva nei primi anni Ottanta. Nel seminale contributo[1] alla piccola storia dell’arte contemporanea messinese la Pugliatti riporta l’autopresentazione di Pippo Martino in occasione della prima collettiva del gruppo (Hobelix, 1983) accumunato dal comune apprendistato grafico con Mariella Marini: “Sin dall’infanzia avendo preso atto dell’estrema sgradevolezza del mondo aveva iniziato a usare il disegno come mezzo di estraneazione, soprattutto nei confronti della cosiddetta scuola dell’obbligo, in cui aveva subito l’incomprensione e la persecuzione costante degli insegnanti”[2].  Lasciate le lotte politiche degli anni Settanta, Pippo Martino si dedica all’attività artistica con un piglio completamente personale, spaziando dal mito alla scienza, in una peculiare estetica di cui la prima personale, Fossili Mesonirici alla Libreria Hobelix , rappresenta un ironico manifesto, a metà tra il bestiario e il graffiante ritratto sociale in dodici litografie: Chefaloceras ordinarius, Sautinus odonatus, Aeger Vertebralis etc. Tra il 1985 e il 1986 si dedica anche alla pittura, passando poi alla ceramica come supporto d’incisioni e inserti cromatici sul tema del labirinto. Tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta si dedica al tema dell’antico, rielaborando riferimenti architettonici e stilistici delle varie epoche dell’arte in quadri di grandi dimensioni: Affresco Pompeiano, Barocco Siciliano, Basm Allah, Madonna col Bambino. Tutta la produzione di Martino è animata da una colta ironia che traspare anche nel suo prolifico e variegato mondo espressivo fatto anche di mosaici, fumetti, gioielli e oggetti di design. Ha esposto in collettive e personali  a Venezia, Firenze, Taormina, Messina, Buenos Aires, Modica, Santander, Palermo etc.

 


[1] Luigi Ferlazzo Natoli, Arte contemporanea a Messina, profili artisti Teresa Pugliatti, Intilla, Messina, 2009.

[2] Teresa Pugliatti, Pippo Martino in Ibidem, p. 334.