Carolina Gulino

Carolina Gulino, in arte “Gulca”, inizia la sua carriera d’artista con una piccola personale organizzata nel 1971 nei locali del bar Select. Dopo l’esperienza giovanile nella sinistra, Carolina Gulino si dedica alla pittura, arte che coltiverà privatamente, prima della pubblica avventura delle mostre e degli eventi culturali. Fondo così il centro culturale “Progressivo” dove vi era un forno per la cottura della ceramica e un torchio per l’incisione, nonché lo spazio per piccole mostre, riuscendo anche a intrecciare proficue relazioni con ambienti extra cittadini.  La sua è un’arte del paesaggio, interesse prevalente in tutta la sua cospicua produzione, che nonostante le pause frequenti, si svilupperà costantemente fino ad approdare alle forme astratte e sintetiche dei suoi giocosi e luminosi paesaggi urbani. Morirà a Firenze nel 1990, colta da un malore improvviso, durante l’organizzazione di una mostra.