Peppino Impastato. Un giullare contro la mafia.

Testo Ridotto: 

I due autori siciliani riproducono fedelmente le vicende di questo piccolo grande uomo animato dalla scomoda smania di ribellione e che diviene vero e proprio combattente-simbolo contro la mafia in Sicilia negli anni ’70.
 

Testo Medio: 

I due autori siciliani riproducono fedelmente le vicende di questo piccolo grande uomo animato dalla scomoda smania di ribellione e che diviene vero e proprio combattente-simbolo contro la mafia in Sicilia negli anni ’70.
Dalla lettura del testo e dalla cronistoria concepite da Rizzo emerge la semplicità dell’animo di Peppino e ciò grazie anche all’inserimento delle toccanti quanto intime interviste al fratello Giovanni e al più caro amico di Peppino, Salvo Vitale, che rendono ancora più prezioso il racconto.
A fianco di quanto egregiamente testimoniato dal film I cento passi di Marco Tullio Giordana, la rappresentazione di Peppino è resa esaustiva da queste pagine allegre, spiritose, ma nel contempo profonde, cariche di forza e coraggio.
I disegni, con cui l’autore messinese riceve il suo battesimo di fuoco, hanno tratti spigolosi e grotteschi che si alternano a linee sinuose in un gioco di forme che rende vicini e palpabili i moti interiori del protagonista solo apparentemente lontano nel tempo. La sceneggiatura di Rizzo è efficace ed appassionante e si muove utilizzando continui flashback. L’espressività e la freschezza dei personaggi sono facilmente intuibili grazie all’equilibrato intreccio tra la narrazione e l’essenzialità del segno grafico, in apparente contraddizione con gli eventi talvolta beffardi talora atroci. Questa compenetrazione di fattori supera il realismo fine a se stesso, trasfigurando le vicende in modo simultaneamente morbido e tagliente.
Nelle 68 tavole in B/N, trainanti dal punto di vista emotivo, Bonaccorso esprime la sua originale libertà compositiva fatta di mezzi toni e fisionomie appena accennate, assimilando i tratti somatici dei protagonisti e rielaborandoli in modo personale e tuttavia riconoscibile che ben rendono la fisicità esile di quel ragazzo dallo sguardo fiero e magneticamente ironico. Il libro si chiude con una sequenza da antologia dove il testo scompare progressivamente dalle tavole per lasciare spazio al corteo del funerale dove il volto anonimo di un uomo che sorride sornione ha proprio i tratti del volto di Peppino.

Testo Esteso: 

Nato nel 1948 a Cinisi, in provincia di Palermo, Peppino Impastato è un adolescente che impiega anima e cervello per ribellarsi ai mali che sporcano la sua terra. Candidato nella lista di Democrazia Proletaria per le elezioni comunali del suo paese, questo allegro disobbediente è un ragazzo amante della vita, dalla personalità complessa. Capace di denunciare apertamente la piaga delle infiltrazioni mafiose nei retroscena dell’ampliamento dell’aeroporto di Palermo, è al contempo un giovane triste e riflessivo, con momenti di forte solitudine introspettiva.
Le due anime di Peppino vengono amabilmente rese nelle pagine del volume pluripremiato dove ne viene sottolineata la brillante quanto fatale intuizione: usare la forza eversiva dell’irriverenza e dello sbeffo contro la prepotenza più gretta, anche a costo di sacrificare la propria vita. Questo ragazzo diviene, suo malgrado, un sincero e pulito esempio di lotta civile alla mafia che rifiuta il retaggio collusivo della propria famiglia al fine di “spezzare l’ipocrisia del perbenismo borghese e del conformismo generalizzato”.
Per fare ciò, Peppino decide di abbracciare tutti i mezzi di comunicazione a sua disposizione. L’“arma” potentissima è la sua voce che attraversa tutti i canali reperibili: utilizza la parola scritta nel piccolo giornale “L’idea socialista” per cui scrive, veicola le iniziative dell’associazione culturale da lui fondata con l’aiuto degli amici “Musica e Cultura”, viaggia sulle note della musica fino a far vibrare con le sue grida i microfoni di “Radio Aut” con la trasmissione “Onda pazza”.
Denuncia apertamente l’omertosa cappa che da decenni affligge i suoi compaesani e i siciliani tutti e per farlo utilizza il linguaggio che più irrita la mafiopoli locale violata nella sua dignità di casta malavitosa: la satira, lo sfottò, il sarcasmo, l’irrisione. Questa scelta condanna doppiamente il giovane che osa deridere il boss Badalamenti, ironicamente ribattezzato “Tano seduto”, poiché per un verso comporta il suo allontanamento dalla famiglia ad opera del padre; per l’altro si rivela tristemente fatale.
L’happyending è disatteso già dalla prima pagina della graphic novel che si apre con la sentenza del processo che configura “la morte quale sacrificio ineluttabile che però consente di diluire il vigore di quella vita tragicamente spezzata nelle azioni di tutte le persone che con le idee e il coraggio di Peppino continuano a camminare”.
Il sottotitolo risulta essere la migliore delle sinossi per spiegare la figura del protagonista di questo romanzo a fumetti: un giullare, l’unico che può deridere il re/boss, che lotta contro la corruzione e l’omertà affrontandoli a viso aperto con slogan sbeffeggianti.
I due autori siciliani riproducono fedelmente le vicende di questo piccolo grande uomo animato dalla scomoda smania di ribellione e che diviene vero e proprio combattente-simbolo contro la mafia in Sicilia negli anni ’70. Dalla lettura del testo e dalla cronistoria concepite da Rizzo emerge la semplicità dell’animo di Peppino e ciò grazie anche all’inserimento delle toccanti quanto intime interviste al fratello Giovanni e al più caro amico di Peppino, Salvo Vitale, che rendono ancora più prezioso il racconto. A fianco di quanto egregiamente testimoniato dal film I cento passi di Marco Tullio Giordana, la rappresentazione di Peppino è resa esaustiva da queste pagine allegre, spiritose, ma nel contempo profonde, cariche di forza e coraggio.

I disegni, con cui l’autore messinese riceve il suo battesimo di fuoco, hanno tratti spigolosi e grotteschi che si alternano a linee sinuose in un gioco di forme che rende vicini e palpabili i moti interiori del protagonista solo apparentemente lontano nel tempo. La sceneggiatura di Rizzo è efficace ed appassionante e si muove utilizzando continui flashback. L’espressività e la freschezza dei personaggi sono facilmente intuibili grazie all’equilibrato intreccio tra la narrazione e l’essenzialità del segno grafico, in apparente contraddizione con gli eventi talvolta beffardi talora atroci. Questa compenetrazione di fattori supera il realismo fine a se stesso, trasfigurando le vicende in modo simultaneamente morbido e tagliente.
Nelle 68 tavole in B/N, trainanti dal punto di vista emotivo, Bonaccorso esprime la sua originale libertà compositiva fatta di mezzi toni e fisionomie appena accennate, assimilando i tratti somatici dei protagonisti e rielaborandoli in modo personale e tuttavia riconoscibile che ben rendono la fisicità esile di quel ragazzo dallo sguardo fiero e magneticamente ironico. Il libro si chiude con una sequenza da antologia dove il testo scompare progressivamente dalle tavole per lasciare spazio al corteo del funerale dove il volto anonimo di un uomo che sorride sornione ha proprio i tratti del volto del giovane eroe siciliano.
Oggi il disegno di quel volto è divenuto icona-simbolo in tutti i cortei, le rappresentazioni, le riproduzioni grafiche, grazie al tratto conferitogli dal disegnatore siciliano che ne ha colto l’essenza agli occhi di tutti coloro i quali vi riconoscono l’essenza di Peppino.

Numero di Pagina: 
Pagine, 128
Galleria Immagini: 
Galleria Immagini Secondaria: 
Immagini estratte da "Peppino Impastato. Un giullare contro la mafia"
Data e Luogo Opera: 
Data e Luogo Spigolatura: 

Spigolatura "Peppino Impastato. Un giullare contro la mafia".

Il volume viene arricchito con un’intervista al fratello di Peppino, Giovanni, avvenuta in occasione di un incontro tra lui e i due autori a casa Impastato a Cinisi.
Nel 2009 la graphic novel vince il Premio “Giancarlo Siani” - conferito al Quirinale dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano – il Premio “Satira Forte dei Marmi” e  il Premio “Carlo Boscarato” al Treviso Comic Book Festival.

Luogo: 
Italia
Mappa: 
Data Certa (Solo Anno): 
2009
Data Incerta (Solo Anno): 
Sunday, June 14, 2015
Tag Tecnica Fumetto: 
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Tag Tipo Opera: