La storia di questo episodio facente parte di una trilogia - Il vicino di casa, I vicini e La vicina di casa – ci conduce nella vita di una giovane di nome Deanna che, dopo la morte padre, si sposta dal piccolo paese del Galles nel quale vive per andare nella grande città londinese. La ragazza, sulla quale è incentrato il racconto, si trasferisce in una abitazione che diviene una sorta di dimora-cuscinetto tra l’appartamento di Dylan Dog, luogo incriminato quale sede di continui scontri e baraonde, e quello di un uomo reso folle da questo eccessivo trambusto.
La storia di questo episodio facente parte di una trilogia - Il vicino di casa, I vicini e La vicina di casa – ci conduce nella vita di una giovane di nome Deanna che, dopo la morte padre, si sposta dal piccolo paese del Galles nel quale vive per andare nella grande città londinese. La ragazza, sulla quale è incentrato il racconto, si trasferisce in una abitazione che diviene una sorta di dimora-cuscinetto tra l’appartamento di Dylan Dog, luogo incriminato quale sede di continui scontri e baraonde, e quello di un uomo reso folle da questo eccessivo trambusto.
Purtroppo, però, Deanna rimane vittima della medesima sorte beffarda del padre: quando decide di sconfiggere la propria timidezza e di andare a confessare il suo sentimento all’amato, muore prematuramente in un incidente stradale a causa di un deficit, rivelatosi nel corso della narrazione, che non le consente di percepire l’arrivo di una macchina: la sordità. Tuttavia, in seguito alla tragedia che la priva della vita, sotto forma di fantasma resta a fianco del vicino di casa di cui si è innamorata calmandolo e impedendogli di uccidere Dylan col cannone che tiene puntato contro la sua abitazione.
L’intera vicenda, inizialmente concepita in chiave ironica tramite una serie di esagerazioni ed esuberanze narrative, si sviluppa in modo drammatico sintetizzando in ventiquattro pagine una vera e propria escalation emotiva dal ritmo incalzante. Queste due atmosfere, apparentemente contrastanti, sono amalgamate da una chiave interpretativa sensuale ed introspettiva tanto degli accadimenti quanto dei personaggi e, in maniera sensibilmente femminile, vengono altresì affrontati delicati temi quali l’handicap fisico e il disagio emotivo. L’intreccio è elaborato ingegnosamente: per tutta la storia Deanna e Dylan non hanno interazioni dirette, lui si vede pochissimo nelle vignette e quando il personaggio di lei è compresente, viene posizionato all’interno di ciascun riquadro in maniera ambigua, dando adito a differenti interpretazioni. Non a caso, in più occasioni il lettore è erroneamente indotto a credere che lei si innamorata di Dylan e che per questo motivo lo protegga. Invece, la realtà narrativa scopre la verità poco alla volta, mostrandola mentre attraversa i tre appartamenti contigui per raggiungere il terzo personaggio.
Questo numero, sceneggiato dal bravo Pasquale Ruju (autore poliedrico di fumetti come Tex e Topolino), pur presentando una versione non convenzionale di Dylan Dog, raccoglie un notevole consenso. Il successo editoriale di quest’opera conferma il duplice apprezzamento manifestato nei riguardi della disegnatrice sia da parte degli appassionati del genere sia da parte di Giovanni Gualdoni che, prendendola professionalmente a cuore, decide di portarla avanti nel suo percorso lavorativo.
La storia di questo episodio facente parte di una trilogia - Il vicino di casa, I vicini e La vicina di casa – ci conduce nella vita di una giovane di nome Deanna che, dopo la morte padre, si sposta dal piccolo paese del Galles nel quale vive per andare nella grande città londinese. La ragazza, sulla quale è incentrato il racconto, si trasferisce in una abitazione che diviene una sorta di dimora-cuscinetto tra l’appartamento di Dylan Dog, luogo incriminato quale sede di continui scontri e baraonde, e quello di un uomo reso folle da questo eccessivo trambusto.
Purtroppo, però, Deanna rimane vittima della medesima sorte beffarda del padre: quando decide di sconfiggere la propria timidezza e di andare a confessare il suo sentimento all’amato, muore prematuramente in un incidente stradale a causa di un deficit, rivelatosi nel corso della narrazione, che non le consente di percepire l’arrivo di una macchina: la sordità. Tuttavia, in seguito alla tragedia che la priva della vita, sotto forma di fantasma resta a fianco del vicino di casa di cui si è innamorata calmandolo e impedendogli di uccidere Dylan col cannone che tiene puntato contro la sua abitazione.
L’intera vicenda, inizialmente concepita in chiave ironica tramite una serie di esagerazioni ed esuberanze narrative, si sviluppa in modo drammatico sintetizzando in ventiquattro pagine una vera e propria escalation emotiva dal ritmo incalzante. Queste due atmosfere, apparentemente contrastanti, sono amalgamate da una chiave interpretativa sensuale ed introspettiva tanto degli accadimenti quanto dei personaggi e, in maniera sensibilmente femminile, vengono altresì affrontati delicati temi quali l’handicap fisico e il disagio emotivo. L’intreccio è elaborato ingegnosamente: per tutta la storia Deanna e Dylan non hanno interazioni dirette, lui si vede pochissimo nelle vignette e quando il personaggio di lei è compresente, viene posizionato all’interno di ciascun riquadro in maniera ambigua, dando adito a differenti interpretazioni. Non a caso, in più occasioni il lettore è erroneamente indotto a credere che lei si innamorata di Dylan e che per questo motivo lo protegga. Invece, la realtà narrativa scopre la verità poco alla volta, mostrandola mentre attraversa i tre appartamenti contigui per raggiungere il terzo personaggio.
Per ciò che concerne la lavorazione, vengono aumentate le dimensioni delle tavole nelle quali vengono realizzati i disegni originali al fine di conferire maggiore specificità a dettagli che viceversa sarebbero andati persi. Con scrupolosità e sapienza tecnica, l’autrice usufruisce dell’ausilio di particolareggiati riferimenti fotografici che rendono coerente l’ambientazione tipica degli anni ‘80 legandola al contesto episodico tramite immagini di prodotti, giocattoli, motociclette, tv, abbigliamento, architettura e location generali. Da questi studi emergono tavole curatissime, minuziose, verosimili, nelle quali il lettore può immedesimarsi grazie anche al processo di identificazione di alcuni luoghi resi riconoscibili. Le inquadrature, la scenografia, i costumi, la recitazione dei personaggi, vengono cesellate dalla disegnatrice tramite l’acquisizione di spunti forniti da autori diversificati cui attingere. Tutto ciò non avviene traendo ispirazione solo dall’ambito fumettistico, ma anche dal settore cinematografico, televisivo, teatrale e dei videogames in funzione del fatto che il maggiore dinamismo artistico restituisce utili esempi di duttilità e versatilità creatrice.
Tavola estratta da "La vicina di casa"
Pubblicazione La vicina di casa
2013 - Messina - La vicina di casa
A partire dalla realizzazione di questo numero ventidue formato gigante di Dylan Dog, l’autrice sceglie di disegnare sul nuovo formato (circa 25x35,5 cm) che le consente, non senza sacrifici, di conferire organicità e completezza a tutte le parti delle vignette.