Primo progetto del “Gruppo Trinacria”, Gli isolani nacque nell’estate del 2003 durante il primo workshop regionale organizzato al parco letterario “Horcynus Orca” di Messina.
Primo progetto del “Gruppo Trinacria”, Gli isolani nacque nell’estate del 2003 durante il primo workshop regionale organizzato al parco letterario “Horcynus Orca” di Messina.
In assenza di una scuola del fumetto tradizionalmente intesa, il polo messinese del gruppo creativo poté contare sull’apporto preziosissimo di Michela De Domenico e di alcuni suoi giovani allievi, come Giovanni Ruello e Alessandra Criseo (alias Mais 2). La lavorazione durò circa un anno e mezzo, a partire dall’inverno del 2004. Durante questo periodo, l’autore curò l’esecuzione grafica di tre strisce a fumetto, congiuntamente alla scrittura della sceneggiatura di due episodi. La mostra Fumetti che lasciano il segno si configura come naturale conseguenza e sintesi del lavoro creativo del periodo immediatamente precedente.
Parafrasando quanto dichiarato nel suo blog artistico dal pregevole autore Claudio Stassi, il progetto de Gli Isolani, venne concepito col preciso intento di tornare al fumetto su striscia. L’idea, sposata da tutto lo staff ne coinvolse i membri al punto tale da determinare una produzione fittissima e molto rapida di plot, sceneggiature, storie e model dei personaggi.
Primo progetto del “Gruppo Trinacria”, Gli isolani nacque nell’estate del 2003 durante il primo workshop regionale organizzato al parco letterario “Horcynus Orca” di Messina.
In assenza di una scuola del fumetto tradizionalmente intesa, il polo messinese del gruppo creativo poté contare sull’apporto preziosissimo di Michela De Domenico e di alcuni suoi giovani allievi, come Giovanni Ruello e Alessandra Criseo (alias Mais 2). La lavorazione durò circa un anno e mezzo, a partire dall’inverno del 2004. Durante questo periodo, l’autore curò l’esecuzione grafica di tre strisce a fumetto, congiuntamente alla scrittura della sceneggiatura di due episodi. La mostra Fumetti che lasciano il segno si configura come naturale conseguenza e sintesi del lavoro creativo del periodo immediatamente precedente.
Parafrasando quanto dichiarato nel suo blog artistico dal pregevole autore Claudio Stassi, il progetto de Gli Isolani, venne concepito col preciso intento di tornare al fumetto su striscia. L’idea, sposata da tutto lo staff ne coinvolse i membri al punto tale da determinare una produzione fittissima e molto rapida di plot, sceneggiature, storie e model dei personaggi.
“Quest’ultimi furono infine affidati a Frisko (Francesco Abrigani) che, con straordinaria maestria, diede vita a Carmelo, Rosalia e alla brigata degli Isolani”.*
Cit. Claudio Stassi, in "http://stassicaludio.blogspot.de/2006".