La fontana un tempo decorava lo spazio antistante il Palazzo Reale, luogo dove si trovava fin al 1923. Leggendo i sette cartigli che adornano la coppa sappiamo che l’opera fu voluta e finanziata dal senato messinese prima del 1615. Dopo il 1923, la fontana fu installata su una vasca in cemento armato dal quale emerge il bel piedistallo circolare rastremato che sorregge la tazza marmorea baccellata con al centro una pigna, non coeva, simbolo pagano dell’immortalità.
La fontana un tempo decorava lo spazio antistante il Palazzo Reale, luogo dove si trovava fin al 1923. Leggendo sette cartigli che adornano la coppa sappiamo che l’opera fu voluta e finanziata dal senato messinese prima del 1615. Dopo il 1923 la fontana fu installata su una vasca in cemento armato dal quale emerge il bel piedistallo circolare rastremato che sorregge la tazza marmorea baccellata con al centro una pigna, non coeva, simbolo pagano dell’immortalità.
La fontana un tempo decorava lo spazio antistante il Palazzo Reale, luogo dove si trovava fin al 1923. Leggendo sette cartigli che adornano la coppa sappiamo che l’opera fu voluta e finanziata dal senato messinese prima del 1615. Dopo il 1923 la fontana fu installata su una vasca in cemento armato dal quale emerge il bel piedistallo circolare rastremato che sorregge la tazza marmorea baccellata con al centro una pigna, non coeva, simbolo pagano dell’immortalità.