"Il Tempo che scopre la verità e Messina che incantata dalla luce di questa, si avanza per abbracciarla" è un gruppo scultoreo realizzato da Saro Zagari intorno al 1865, come decorazione del vecchio teatro S. Elisabetta, denominato nel 1860 Teatro Vittorio Emanuele II. Per per il prospetto principale Zagari realizzò sedici profili di commediografi e musicisti. Il gruppo scultoreo del “Tempo” venne realizzato a Roma, e poi trasportato via mare fino a Messina, dove è stato innalzato sulla sommità del Teatro, superando indenne anche la terribile prova del terremoto.
Il Tempo che scopre la verità e Messina che incantata dalla lue di questa, si avanza per abbracciarla è un gruppo scultoreo realizzato da Saro Zagari intorno al 1865, come decorazione del vecchio teatro S. Elisabetta, denominato nel 1860 Teatro Vittorio Emanuele II. Sempre per il prospetto principale del teatro Zagari realizzò sedici profili di commediografi e musicisti. Il gruppo scultoreo del “Tempo” venne realizzato a Roma, e poi traportato via mare fino a Messina, dove è stato innalzato sulla sommità del Teatro, superando indenne anche la terribile prova del terremoto.
Il Tempo che scopre la verità e Messina che incantata dalla lue di questa, si avanza per abbracciarla è un gruppo scultoreo realizzato da Saro Zagari intorno al 1865, come decorazione del vecchio teatro S. Elisabetta, denominato nel 1860 Teatro Vittorio Emanuele II. Sempre per il prospetto principale del teatro Zagari realizzò sedici profili di commediografi e musicisti. Il gruppo scultoreo del “Tempo” venne realizzato a Roma, e poi trasportato via mare fino a Messina, dove è stato innalzato sulla sommità del Teatro, superando indenne anche la terribile prova del terremoto.