Il sito ospitò nel 1222 un gruppo di frati Minori cui fu offerto un terreno sul torrente Boccetta, fuori della mura cittadine. Per qualche tempo ospitò anche S. Antonio da Padova, giunto fortunosamente a Messina durante un viaggio verso il Marocco. Nel 1254 i nobili messinesi finanziarono la costruzione del tempio secondo un disegno siculo – normanno, di cui le tre abside, immortalate da Antonello nella Pietà del Museo Correr (1476), sono tra gli elementi originali riutilizzati dall’architetto Valenti nella ricostruzione (1929) post sisma.
Il sito ospitò nel 1222 un gruppo di frati Minori cui fu offerto un terreno sul torrente Boccetta, fuori della mura cittadine. Per qualche tempo ospitò anche S. Antonio da Padova, giunto fortunosamente a Messina durante un viaggio verso il Marocco. Nel 1254 i nobili messinesi finanziarono la costruzione del tempio secondo un disegno siculo – normanno, di cui le tre abside, immortalate da Antonello nella Pietà del Museo Correr (1476), sono tra gli elementi originali riutilizzati dall’architetto Valenti nella ricostruzione (1929) post sisma.
Il sito ospitò nel 1222 un gruppo di frati Minori cui fu offerto un terreno sul torrente Boccetta, fuori della mura cittadine. Per qualche tempo ospitò anche S. Antonio da Padova, giunto fortunosamente a Messina durante un viaggio verso il Marocco. Nel 1254 i nobili messinesi finanziarono la costruzione del tempio secondo un disegno siculo – normanno, di cui le tre abside, immortalate da Antonello nella Pietà del Museo Correr (1476), sono tra gli elementi originali riutilizzati dall’architetto Valenti nella ricostruzione (1929) post sisma.