Giovanni Nicolini nasce a Palermo nel 1872, da una famiglia di artisti. A diciotto anni frequenta i corsi d’arte applicata del Museo Artistico Industriale di Palermo, diretto da Vincenzo Ragusa. Il suo talento è molto precoce, tanto da far sorgere dei dubbi sull’autenticità della scultura Piccola Vedetta Lombarda, eseguita a vent’anni, premiata dal Comune con una medaglia d’oro e comprata dal Ministero della Pubblica Istruzione per essere, successivamente, collocata nel Giardino degli inglesi di Palermo. Si trasferisce quindi a Roma, dove, inizialmente, fu allievo di Giulio Monteverde, per poi aprire uno studio proprio. Artista dalle numerose committenze pubbliche, specialmente nel campo dei ritratti (Busto di Cannizzaro), ebbe modo di lavorare anche con soggetti religiosi (Le Marie al sepolcro e la Fortezza della cappella Torlonia in San Giovanni in Laterano), e pubbliche allegorie come la Calabria, realizzata nel 1907, per il Vittoriano, o il Trionfo Politico per il ponte Vittorio Emanuele. Nel 1936 realizza il Monumento ai Caduti della II Guerra Mondiale di Messina, mentre il prestigio dello scultore riceve riconoscimenti ufficiali dalle principali Accademie italiane, compresa quella di San Luca che nel 1942 gli dedica una manifestazione in occasione del cinquantennale della sua attività. Tra le sue ultime opere il San Francesco realizzato a Padova nel 1947 e il bassorilievo bronzeo eseguito per l’Istituto Superiore di Sanità nel 1959, e oggi collocato nell’anti aula magna dell’Istituto. Amico di Pirandello, D'Annunzio, Rodin, Previati, Nicolini, trascorse l'ultima parte della sua vita, ricca di riconoscimenti, a Roma, dove morì nel 1956.
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