Dario Querci

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Nasce a Messina il 12 Novembre del 1831 da Pacino, agente di cambio, e Nicoletta Fiumara, nei pressi di San Giovanni di Malta, luogo dove oggi sorge la Prefettura di Messina. Studia disegno con Antonio Bonanno e lettere con Nicola Miller. Fervente patriota, giovanissimo partecipa alla sommossa antiborbonica del 1948. Nel 1851 frequenta i corsi di Michele Panebianco, presso la cattedra di Disegno e Pittura dell’Università di Messina.  Nel 1852 realizza il disegno per l’incisione Gelone che accorda a’vinti Cartaginesi, tratta da un dipinto di Panebianco per il Teatro Santa Elisabetta – Vittorio Emanuele di Messina. Nel 1854, grazie ad un sussidio municipale, si trasferisce a Roma, dove frequenta gli ambienti accademici, entrando in contatto con il pittore Peter Cornelius. Nel 1857 il concittadino Vitali gli commissiona la grande tela a soggetto storico Federico che dà pace ai messinesi nello assedio messo dal Duca Roberto d’Angiò nel 1301, l’opera, oggi perduta, è però testimoniata da un’incisione sul periodico Album del 1857.  Della sua produzione ancora molto è da indagare. Tuttavia, noti sono i titoli di quadri oggi dispersi: Machbeth, Francesca da Rimini, Angelica e Ruggero, Torquato Tasso, Fede, Speranza e Carità e La Religione, Il conte di Lunal Castello di Perallo, esposto alla Mostra Italiana del 1861. Nel 1860 partecipa alle imprese garibaldine, e nel 1864 è presente alla Promotrice di Firenze con tre dipinti: Il riposo in Egitto, oggi alla chiesa di San Giorgio di Ragusa Ibla, Il saraceno Hibraim uccide la sorella; Faust e Margherita. Nel 1866 dipinge per il Ministero della Pubblica Istruzione L’incontro di Dante e Beatrice, oggi alla Galleria d’Arte Moderna di Messina. Nel 1873 vince il concorso per professore aggiunto di Disegno nel Regio Istituto di Belle Arti di Roma, incarico tenuto fino al 1890.  Sempre nel 1873 realizza Cola di Rienzo n San Giorgio al Velabro, oggi in una collezione privata tedesca.  L’anno seguente realizza La Morte di Aldoino, oggi alla Galleria Nazionale d’arte Moderna di Roma. Nel 1878 il Municipio di Messina gli commissiona i ritratti di Umberto I di Savoia e della Regina Margherita, entrambi distrutti dal terremoto, mentre un ritratto del solo sovrano gli viene commissionato dall’ente provinciale peloritano.  Intorno al 1882 risale un altro ritratto di Umberto I, a figura intera, per la Corte di Cassazione di Palermo, oggi al Museo del Risorgimento del Capoluogo Siciliano.  Nel 1884 realizza il ritratto del il duca Grazioli, oggi all’Accademia di San Luca, a Roma. Nel maggio del 1891 realizza il doppio ritratto dei coniugi Savoia per la Camera di Commercio ed Arti di Messina. I dipinti, dati per dispersi, sono stati riscoperti in una pubblicazione del 1988. Restaurati nel 2008, sono stati oggetto di una pubblicazione, insieme ad altre opere della Camera di Commercio, per le edizioni Magika. Numerose le sue opere a tema storico riprodotte dalle riviste dell’epoca. Muore a Roma l’8 aprile del 1918.

Data Luogo Artista: 

Nascita Dario Querci

Luogo: 
Messina, Largo S.Giovanni di Malta
Mappa: 
Tag Data e Luogo: 
Data Completa Certa: 
Monday, November 2, 1931