Ettore Rossi

L’architetto Ettore Rossi, nel panorama italiano, rappresenta una delle personalità di maggiore spicco che hanno svolto un significativo ruolo nell’evoluzione dell’architettura razionalista ed il cui operato ha provveduto a cambiare i modelli che fino a quel periodo venivano presi come riferimento per la realizzazione dell’edilizia sanitaria. Le tematiche legate al razionalismo trovano una loro particolare dimensione nel caso dell’architettura degli ospedali per la sensibilità di questo professionista il cui operato si articola attraverso concorsi nazionali di grande rilievo: i policlinici di Viterbo, Bolzano e Modena ma anche altre opere come la Casa Littoria di Roma, il Padiglione del turismo all’ultima Triennale Milanese o alcune sale del palazzo italiano all’Esposizione Universale di Parigi. Egli fu in Italia il primo sostenitore della teoria della costruzione degli ospedali monoblocco a sviluppo verticale assumendo le vesti di relatore ufficiale nel 1935 per conto dell’Associazione Internazionale degli Ospedali. La forte personalità di questo progettista è confermata dalla sua partecipazione come membro, dal 1936 al 1943, del Consiglio Superiore della Sanità. Anche dopo la guerra, negli stessi anni in cui progettava il Policlinico di Messina lavorava anche alla realizzazione della Clinica Ostetrico Ginecologica dell’Università di Genova e dell’Ospedale Clinico Universitario di Modena.