Girato in parte a Messina, Mare matto è un film di produzione italo-francese del 1963, diretto da Renato Castellani, con Gina Lollobrigida, Jean-Paul Belmondo, Lamberto Maggiorani, Tomas Milian, fotografia di Toni Secchi, sceneggiatura di Castellani, Piero Bernardi, Leo Benvenuti, musiche di Carlo Rustichelli e Nino Rota. Al centro della storia, la vita dura della gente di mare, umile e coraggiosa, ma anche allegra e scanzonata. In origine gli episodi erano oltre la decina; Castellani voleva farne un film libero, svincolato dalle convenzioni, ma al montaggio il produttore Cristaldi lo fece drasticamente tagliare.
Girato in parte a Messina, Mare matto è un film di produzione italo-francese del 1963, diretto da Renato Castellani, con Gina Lollobrigida, Jean-Paul Belmondo, Lamberto Maggiorani, Tomas Milian, fotografia di Toni Secchi, sceneggiatura di Castellani, Piero Bernardi, Leo Benvenuti, musiche di Carlo Rustichelli e Nino Rota. Al centro della storia, la vita dura della gente di mare, umile e coraggiosa, ma anche allegra e scanzonata. Come il marinaio Efisio, che, sbarcato a Genova senza lavoro né denaro, si rivolge a Margherita, proprietaria di una pensioncina. Presso di lei giunge pure un capitano livornese, un tipo brutale e simpatico, che presto ne diviene l’amante, soprattutto quando scopre che Margherita possiede molto denaro, anche se la rimprovera di speculare sui suoi pensionanti. Il livornese si imbarca su un peschereccio di proprietà della donna, e conduce con sé Drudo Parenti, un vecchio lupo di mare conosciuto a Livorno, il quale, rifiutando di andare in pensione, continua a mettersi in ogni tipo di guai, con grande inquietudine dei figli. Giunti a Messina, mentre un marinaio siciliano si trova alle prese coi fastidi creati dalle sorelle e dai rispettivi fidanzati, il Capitano del battello e il secondo vengono arrestati. Il livornese e il Parenti prendono in mano la situazione per portare a destinazione una partita di vino, ma durante una tempesta Parenti decide di buttare tutto il carico a mare. Il tribunale di Genova condanna il vecchio Drudo al risarcimento dei danni; sarà l’occasione, per i suoi figli, per farlo ricoverare in una casa di riposo. In origine gli episodi erano oltre la decina; Castellani voleva farne un film libero, svincolato dalle convenzioni, ma al montaggio il produttore Cristaldi lo fece drasticamente tagliare. Il cast di attori comprende anche Cinnamo Raitaro, Bruno Scipioni, Michele Abruzzo, Dominique Boschero, Tano Cimarosa, Angiolina Chiesa, Adelmo Di Fraia, Rossana Di Rocco, Anita Durante, Daniela Igliozzi, Vasco Mazzeranghi, Piero Morgia, Vincenzo Musolino, Noël Roquevert, Odoardo Spadaro, Antonio Spaccesi, Antonio Speciale, Piero Tordi.
Girato in parte a Messina, Mare matto è un film di produzione italo-francese del 1963, diretto da Renato Castellani, con Gina Lollobrigida, Jean-Paul Belmondo, Lamberto Maggiorani, Tomas Milian, fotografia di Toni Secchi, sceneggiatura di Castellani, Piero Bernardi, Leo Benvenuti, musiche di Carlo Rustichelli e Nino Rota. Al centro della storia, la vita dura della gente di mare, umile e coraggiosa, ma anche allegra e scanzonata. Come il marinaio Efisio, che, sbarcato a Genova senza lavoro né denaro, si rivolge a Margherita, proprietaria di una pensioncina. Presso di lei giunge pure un capitano livornese, un tipo brutale e simpatico, che presto ne diviene l’amante, soprattutto quando scopre che Margherita possiede molto denaro, anche se la rimprovera di speculare sui suoi pensionanti. Il livornese si imbarca su un peschereccio di proprietà della donna, e conduce con sé Drudo Parenti, un vecchio lupo di mare conosciuto a Livorno, il quale, rifiutando di andare in pensione, continua a mettersi in ogni tipo di guai, con grande inquietudine dei figli. Giunti a Messina, mentre un marinaio siciliano si trova alle prese coi fastidi creati dalle sorelle e dai rispettivi fidanzati, il Capitano del battello e il secondo vengono arrestati. Il livornese e il Parenti prendono in mano la situazione per portare a destinazione una partita di vino, ma durante una tempesta Parenti decide di buttare tutto il carico a mare. Il tribunale di Genova condanna il vecchio Drudo al risarcimento dei danni; sarà l’occasione, per i suoi figli, per farlo ricoverare in una casa di riposo. In origine gli episodi erano oltre la decina; Castellani voleva farne un film libero, svincolato dalle convenzioni, ma al montaggio il produttore Cristaldi lo fece drasticamente tagliare. Mare matto, scrive il critico Gian Luigi Rondi («Il Tempo»), come il titolo ci avverte, ha un solo e vero protagonista, il mare. Non è però il mare terribile e fosco di un Melville o quello avventuroso e drammatico di un Loti, ma è un mare “matto”, ribelle, visto cioè attraverso le ribalderie, le scapestrataggini, le gesta amene e non di rado addirittura comiche della gente di mare, sia che si tratti di un gruppo di marinai toscani che non riescono più a mettere un po’ d’ordine nella vita di un padre donnaiolo e spavaldo, millantatore e scroccone che, con la scusa del suo amore per la navigazione, ne combina loro d’ogni colore; sia che si tratti di un marinaio siciliano che ha finito per non desiderare più di tornare a casa dato che, ogni volta, essendo costretto a sistemare i guai che gli combinano le sue turbolente sorelle, da buon capo famiglia ci rimette sempre di persona; sia che si tratti di un marinaio livornese, disonesto, cinico, egoista che, dopo aver fatto innamorare di sé l’avara proprietaria di una pensione genovese, si vede un bel giorno messo alla porta, e definitivamente, quando i suoi sentimenti troppo interessati vengono finalmente scoperti. Il cast di attori comprende anche Cinnamo Raitaro, Bruno Scipioni, Michele Abruzzo, Dominique Boschero, Tano Cimarosa, Angiolina Chiesa, Adelmo Di Fraia, Rossana Di Rocco, Anita Durante, Daniela Igliozzi, Vasco Mazzeranghi, Piero Morgia, Vincenzo Musolino, Noël Roquevert, Odoardo Spadaro, Antonio Spaccesi, Antonio Speciale, Piero Tordi.