Foto Profilo Anna Leotta
La sua formazione e la sua vita professionale la invogliano a condurre una vita fatta di spostamenti.
Nel 1991 attraversa lo Stretto di Sicilia e si trasferisce a Reggio Calabria, dove vive per tutto il periodo universitario fino al 1998, anno in cui si laurea in Architettura.
In una seconda fase, l’autrice si accosta allo studio della Storia dell’arte, approfondendone alcuni aspetti e traendo da esso nuova ispirazione e nuove suggestioni. E’ a questo punto che decide di non proseguire la carriera convenzionalmente prevista e da lei ritenuta eccessivamente ingessata, e di virare il suo percorso professionale orientandolo verso l’insegnamento, sentendo immediatamente nelle sue corde questa vocazione. Nel 2000 si trasferisce a Napoli e nel 2001 inizia la sua attività di insegnante di Disegno tecnico e Storia del costume presso l’Istituto Michele Niglio del capoluogo campano.
A fianco all’insegnamento, suo grande amore, la disegnatrice sceglie di proseguire ed approfondire l’altra sua passione, quella per il disegno autoriale e, a tal fine, si iscrive alla Scuola di Comix dove frequenta e porta a termine il corso triennale. Da subito riprende confidenza con una manualità desueta e ritrova un forte senso di libertà espressiva nello strumento dell’illustrazione tout court. Questo ritorno al disegno puro aumenta progressivamente nell’autrice la consapevolezza delle proprie capacità e le chiarisce definitivamente quale sia la strada artistica a lei più consona. Grata agli studi universitari che le consentono, a suo dire, di sviluppare un approccio metodologico più razionale, fornendole maggiore disciplina per lo sviluppo e la gestione di vari progetti lavorativi, negli anni successivi, investe il tempo libero al di fuori dell’attività scolastica formale trascorrendolo tra Macerata e Sarmede e dedicandolo alla frequentazione di master e corsi estivi in “Illustrazione”, rispettivamente tenuti presso l’Accademia di Belle Arti e promossi dall’Associazione “Ars in Fabula” e dalla “Fabbrica delle favole”, grazie ai quali raffina la sua tecnica al seguito di maestri del settore del calibro di M. Evangelista, E. Montanari, M. Quarello, J. Tessano e P. Auladell.
Di quest’ultimo, dall’autrice ritenuto il più affine, sposa il modo di sentire quest’arte secondo la quale “illustrare significa illuminare il testo”.
Nel 2009, consegue presso l’Accademia di Belle Arti di Macerata il master in “Illustrazione per l’editoria” e da quel momento, a fianco della carriera di insegnante, si specializza nell’illustrazione per l’infanzia che per lei si configura subito quale singolare luogo che abita uno spazio sterminato, in cui i bambini godono di uno status speciale.
È un terreno nel quale, a differenza di altri ambiti e grazie al peculiare linguaggio della narrazione, i bambini, opportunamente sollecitati, possono usufruire di un “alfabeto” per poter dialogare alla pari con gli adulti, dimostrando vivacità e abilità di lettura insospettabili.
Questo speciale settore che l’autrice esplora e fa suo, dimora nello spazio letterario degli albi illustrati, altresì denominati "picturebook". Tradizionalmente utilizzato con i bambini più piccoli (asilo nido e scuola dell’infanzia) quale strumento di iniziazione al piacere della lettura, ad oggi il picturebook, nelle sue declinazioni tecnologiche e non, si sta rivelando un’ottima risorsa per la promozione e il riavvicinamento a questo medium narrativo anche dei ragazzi più grandi. In funzione delle potenzialità che l’albo e il libro illustrato sviluppano nei processi emozionali e cognitivi di "visual literacy", di formazione del pensiero critico e immaginifico nei bambini in età scolare, la passione dell’autrice, che è prima di tutto un’insegnante, abbraccia a tutto tondo questo mondo, il cui stato dell’arte, in Italia e all’estero, è in costante crescita.