Deadline è un cortometraggio italiano del 2002 scritto e diretto da Massimo Coglitore, con Guido Caprino, Karina Arutyunyan, Maurizio Puglisi, Alessia Tripodo. Si tratta di un thriller horror, realizzato da Coglitore subito dopo The Elevator, il suo primo film. Girato in 35 mm, Deadline debutta in concorso al Torino Film Festival nello stesso anno e, selezionato in diversi festival, viene trasmesso da alcune tv satellitari, oltre ad essere distribuito dalla Fice nelle sale cinematografiche associate.
Deadline è un cortometraggio italiano del 2002 scritto e diretto da Massimo Coglitore, con Guido Caprino, Karina Arutyunyan, Maurizio Puglisi, Alessia Tripodo. Si tratta di un thriller horror, realizzato da Coglitore subito dopo The Elevator, il suo primo film. Il corto racconta la storia di Alex (Guido Caprino) e sua moglie Laura (Karina Arutyunyan), in dolce attesa. Dopo aver operato una bambina che lotta tra la vita e la morte Alex, che di professione fa il chirurgo, parte con Laura per un breve viaggio. Durante il tragitto lungo una strada di montagna isolata, la loro auto ha un guasto. A soccorrerli, un uomo misterioso (Maurizio Puglisi), che li accompagna in un hotel tetro e desolato avvolto nella nebbia. Le parole che l’uomo rivolge ai due, anche se illogiche, hanno un significato duplice e profondo. Girato in 35 mm, Deadline debutta in concorso al Torino Film Festival nello stesso anno in cui esce e, selezionato in diversi festival, viene trasmesso da alcune tv satellitari, oltre ad essere distribuito dalla Fice nelle sale cinematografiche associate. È una produzione Entr’acte, a cura di Coglitore e Anna Mazzaglia Miceli; direttore della fotografia è Alessandro Pavoni, direttore di produzione Antonio Di Blasi; le musiche originali sono di Felice Zaccone, i costumi di Isabella Attanasio; suono di Gilberto Martinelli, scenografia di Virginia Carnabuci, montaggio di Angelo Curi; mix del suono Marco Saitta, aiuto regista Lidia Bolognari.
Il punto di partenza di Deadline è una riflessione profonda sulla vita e la morte, sulla sottile linea che le separa. Quel confine che nessuno conosce, quella sorta di “limbo”, che forse esiste, prima di lasciare la vita così come la conosciamo e che ognuno vivrà in modo assolutamente unico. È un argomento a me molto caro che mi ispira forti suggestioni e stati d’animo, non a caso Countdown, un lungometraggio da me scritto, uno dei miei progetti futuri, si ispira proprio a queste tematiche. Mi piace raccontare storie estreme che in qualche modo siano al limite tra realtà e surreale, mondi paralleli che si incrociano. Deadline mi ha lasciato e continua a lasciarmi tanto, sia come consensi che come prospettive di lavoro. Non è stato facile girare un corto indipendente, in 35mm, in Sicilia. Ho curato anche la produzione e ne sono uscito abbastanza provato ma molto felice. (da Cinemio.it)
