Isolato 401 del PR di Messina - Scuola F. Crispi

Artista: 
Testo Ridotto: 

La scuola Crispi, in quanto istituzione, risale agli anni dell’Unità d’Italia tuttavia, l’edificio nel quale questa è attualmente insediata fu costruito nel corso della ricostruzione della città a seguito del sisma del 1908 e ricade nell’area dell’isolato 401 del Piano Regolatore redatto dall’ingegnere Luigi Borzì. Il fabbricato si articola con un corpo longitudinale nel quale si innestano due bracci trasversali di diversa estensione che gli conferiscono una forma di C e che consentono di utilizzare, in modo efficace, l’area di sedime di forma  trapezoidale. Questa è posta ad ovest rispetto alla Piazza dell’Unione Europea nella quale insiste il Palazzo del Governo.

Testo Medio: 

La scuola Crispi, in quanto istituzione, risale agli anni dell’Unità d’Italia tuttavia, l’edificio nel quale questa è attualmente insediata fu costruito nel corso della ricostruzione della città a seguito del sisma del 1908 e ricade nell’area dell’isolato 401 del Piano Regolatore redatto dall’ingegnere Luigi Borzì. Il fabbricato si articola con un corpo longitudinale nel quale si innestano due bracci trasversali di diversa estensione che gli conferiscono una forma di C e che consentono di utilizzare, in modo efficace, l’area di sedime di forma trapezoidale. Questa è posta ad ovest rispetto alla Piazza dell’Unione Europea nella quale insiste il Palazzo del Governo. Attualmente l’edificio, che da qualche anno è sede dell’Istituto Comprensivo “Pascoli – Crispi”, ospita sia un asilo che le scuole elementari e le medie. Il progetto della scuola venne elaborato dall’ingegnere Vincenzo Vinci, uno dei protagonisti della ricostruzione di Messina e fu realizzato dalla Società P.A.C.E. di Messina. L’epoca di costruzione si può desumere dall’indicazione presente sui fasci littori che ornano la facciata su via della Concezione e che riportano incisa l’indicazione anno V dell’era fascista, corrispondente all’anno 1927. Come imposto dalla normativa antisismica del 1909 l’altezza dell’edificio si limita a due livelli fuori terra con un seminterrato che emerge lungo l’asse viario ad est, sfruttando la notevole differenza di quota tra la via Concezione e la via Monsignor d’Arrigo. L’edificio, appena costruito, ospitò per molti anni la Società Operaia ed al suo interno si conservano a tutt’oggi alcuni bozzetti in gesso serviti per realizzare gli stucchi decorativi di alcuni edifici della ricostruzione di Messina, primo tra tutti il Palazzo Comunale cittadino.

Testo Esteso: 

La scuola Crispi, in qualità d’istituzione, risale agli anni dell’Unità d’Italia tuttavia, l’edificio nel quale questa è attualmente insediata fu costruito nel corso della ricostruzione della città a seguito del sisma del 1908 e ricade nell’area dell’isolato 401 del Piano Regolatore redatto dall’ingegnere Luigi Borzì. Il fabbricato si articola con un corpo longitudinale nel quale si innestano due bracci trasversali di diversa estensione che gli conferiscono una forma di “C” e che consentono di utilizzare in modo efficace l’area di sedime di forma trapezoidale. Questa è posta ad ovest rispetto alla Piazza dell’Unione Europea nella quale insiste il Palazzo del Governo. Attualmente l’edificio, che da qualche anno è sede dell’Istituto Comprensivo “Pascoli – Crispi”, ospita sia un asilo che le scuole elementari e le medie. Il progetto della scuola venne elaborato dall’ingegnere Vincenzo Vinci, uno dei protagonisti della ricostruzione di Messina e fu realizzato dalla Società P.A.C.E. di Messina. L’epoca di costruzione si può desumere dall’indicazione presente sui fasci littori che ornano la facciata su via della Concezione e che riportano incisa l’indicazione anno V dell’era fascista, corrispondente all’anno 1927. Come imposto dalla normativa antisismica del 1909 l’altezza dell’edificio si limita a due livelli fuori terra con un seminterrato che emerge lungo l’asse viario ad est sfruttando la notevole differenza di quota tra la via Concezione e la via Monsignor d’Arrigo. L’edificio, appena costruito, ospitò per molti anni la Società Operaia e al suo interno si conservano a tutt’oggi alcuni bozzetti in gesso serviti per realizzare gli stucchi decorativi di alcuni edifici della ricostruzione di Messina, primo tra tutti il Palazzo Comunale cittadino. L’edificio si articola al piano terra parallelamente alla via Concezione mentre sulla via Monsignor D’Arrigo risulta arretrato, consentendo di ricavare alcuni cortili a servizio delle diverse scuole allocate. La struttura dell’edificio è in muratura di mattoni pieni confinata con travi e pilastri di cemento armato e solai a nervature incrociate. Il linguaggio utilizzato per allestire l’aspetto formale dell’edificio è informato al neoclassicismo, anche se le opere in ferro e la cornice sommitale presente sottendono al Liberty siciliano che però non trova in questo caso espressione pienamente compiuta ma risulta ancora impastoiata nell’alveo del linguaggio accademico. L’edificio ha un basamento con bugne in pietra artificiale realizzato con impasti cementizi e polvere di marmo rozzamente lavorato a subbia che emerge solo sulla porzione est dell’edificio e sul quale si aprono finestre contornate da chiavi di volta emergenti rispetto al filo del prospetto. Il resto del fabbricato, invece, si articola su due livelli con una similare configurazione formale che si basa su un primo livello, arretrato rispetto al filo esterno del basamento, caratterizzato dall’impiego di bugne lavorate a punta di cazzuola, rifinite con anatirosi e pettinate con appositi attrezzi al proprio interno la cui successione si conclude con un fregio decorativo realizzato con stampo di gesso. Anche il secondo livello ha una caratterizzazione delle superfici di tipo similare e le bucature dei balconi, allineate con quelle sottostanti, sono concluse con un arco ribassato e possiedono un parapetto con balaustrini in pietra artificiale. Le superfici verticali sono concluse da un intonaco colorato in pasta con ossidi di ferro. Un cornicione modanato ed un muretto d’attico dotato di pilastrini angolari contiene la scritta SCUOLE COMUNALI FRANCESCO CRISPI interrotta in mezzeria dallo stemma della città di Messina. Gli accessi all’edificio sono posti nelle quattro vie che lo contornano e servono le sue diverse aree funzionali. Nel corso della seconda guerra mondiale l’edificio, che è stato utilizzato come ricovero antiaereo, venne colpito da due bombe che ne richiesero una parziale ricostruzione per somma urgenza nel 1944 ed il completamento nel 1952.

Data Luogo Opera: 
Tag Senza Madre Opera: 
Galleria Immagini: 
Galleria Immagini Secondaria: 
QR Code: 

Tag Tipo Opera: