Il progetto dell’isolato 114 del PR di Messina fu affidato all’arch. Camillo Puglisi Allegra che, a seguito del terremoto del 1908, progettò un edificio sulla stessa area di sedime sulla quale sorgeva l’abitazione del dott. Vincenzo Cammareri. L’edificio della ricostruzione oggi occupa solo parte dell’isolato 114 ed è realizzato con una struttura in muratura confinata con travi e pilastri di cemento armato. Il trattamento delle superfici è realizzato con intonaco a stucco cementizio che simula l’impiego della pietra.
Il progetto dell’isolato 114 del PR di Messina fu affidato all’arch. Camillo Puglisi Allegra che, a seguito del terremoto del 1908, progettò un edificio sulla stessa area di sedime sulla quale sorgeva l’abitazione del dott. Vincenzo Cammareri. L’edificio della ricostruzione oggi occupa solo parte dell’isolato 114 ed è realizzato con una struttura in muratura confinata con travi e pilastri di cemento armato. Il trattamento delle superfici è realizzato con intonaco a stucco cementizio che simula l’impiego della pietra creando una gerarchia nella lettura del prospetto principale in cui le due estremità dell’isolato sono caratterizzate da un differente motivo decorativo, risultando tutta la porzione centrale dell’edificio leggermente avanzata rispetto agli angoli. Il movimento nel prospetto è ricercato anche attraverso la distinzione tra le mensole che sostengono il cornicione sottolineata dalla fascia sottocornicione caratterizzata da un motivo a stucco e da un ulteriore motivo decorativo caratterizzato dall’impiego di archi ogivali trilobati posti all’altezza delle imposte delle aperture del prospetto.
Il progetto dell’isolato 114 del PR di Messina fu affidato all’arch. Camillo Puglisi Allegra che, a seguito del terremoto del 1908, progettò un edificio sulla stessa area di sedime sulla quale sorgeva l’abitazione del dott. Vincenzo Cammareri. Quest’ultima ha avuto un ruolo primario nell'elaborazione della normativa antisismica emanata nel 1909 sull’onda emotiva della catastrofe naturale che era appena accaduta. La Commissione, incaricata all’indomani del sisma di studiare gli effetti sul patrimonio edilizio cittadino che risultava fortemente danneggiato, prese in considerazione vari esempi e tra questi la casa del dott. Cammareri che aveva resistito perfettamente al terremoto. Tuttavia, la Commissione concluse che la tipologia costruttiva non poteva essere applicata alla ricostruzione della città poichè troppo dispendiosa. L’edificio della ricostruzione oggi occupa solo parte dell’isolato 114 ed è realizzato con una struttura in muratura confinata con travi e pilastri di cemento armato. Il trattamento delle superfici è realizzato con intonaco a stucco cementizio che simula l’impiego della pietra creando una gerarchia nella lettura del prospetto principale in cui le due estremità dell’isolato sono caratterizzate da un differente motivo decorativo, risultando tutta la porzione centrale dell’edificio leggermente avanzata rispetto agli angoli. Il movimento nel prospetto è ricercato anche attraverso la distinzione tra le mensole che sostengono il cornicione sottolineata dalla fascia sottocornicione caratterizzata da un motivo a stucco e da un ulteriore motivo decorativo caratterizzato dall’impiego di archi ogivali trilobati posti all’altezza delle imposte delle aperture del prospetto. Le mostre delle finestre, le modanature ed in generale tutti gli elementi decorativi manifestano un linguaggio neomedievale riprendendo ed assemblando insieme stilemi assi diffusi nel quattrocento siciliano, con particolare riferimento alla valle del fiume Alcantara e l’area ionica della Sicilia nord orientale. Purtroppo l’attenzione che meriterebbe questa architettura sembra disattesa e travisata dall’impiego ai piani botteghe di pitture non adeguate al supporto che dovrebbero proteggere e che, come in questo caso, finiscono per creare ancora maggiore degrado.