L’isolato 90 del Piano Regolatore della città di Messina è uno dei pochi progetti che vennero sviluppati da Camillo Autore per la città peloritana. Il linguaggio che utilizza l’architetto Autore è spoglio e poco incline alla decorazione, probabilmente anche condizionato dalla committenza più attenta a problemi di ordine funzionale piuttosto che estetico.
A Camillo Autore, oltre alla sede messinese del Banco di Sicilia, il terzo edificio della palazzata, gli furono affidati alcuni progetti per conto dell’esercito tra cui quello delle abitazioni dei militari che insistono sull’isolato 89 del PR e quello del Distretto Militare che occupa l’intero comparto del limitrofo isolato 90 del PR. Il linguaggio che utilizza l’architetto Autore è spoglio e poco incline alla decorazione, probabilmente anche condizionato dalla committenza più attenta a problemi di ordine funzionale piuttosto che estetico.
L’isolato 90 del Piano Regolatore della città di Messina è uno dei pochi progetti che vennero sviluppati da Camillo Autore per la città peloritana. L’architetto Autore fu alla guida del gruppo che vinse il progetto della Palazzata insieme a Giuseppe Samonà, Raffaele Leone e Guido Viola, anche se risulta essere un progettista molto più attivo nella ricostruzione a seguito dei danni provocati dal sisma del 1908 nella città di Reggio Calabria dove realizza diverse chiese ed edifici pubblici. A Messina, oltre alla sede del Banco di Sicilia, il terzo edificio della palazzata, gli furono affidati alcuni progetti per conto dell’esercito tra cui quello delle abitazioni dei militari che insistono sull’isolato 89 del PR e quello del Distretto Militare che occupa l’intero comparto del limitrofo isolato 90 del PR. Il linguaggio che utilizza l’architetto Autore è spoglio e poco incline alla decorazione, probabilmente anche condizionato dalla committenza più attenta a problemi di ordine funzionale piuttosto che estetico. Tuttavia, egli realizza una serie di padiglioni con alcuni collegamenti che vengono distribuiti lungo il perimetro dell’area dell’isolato ottenendo così un ampio giardino all’interno dell’area che risulta funzionale alle operazioni militari che ivi si sarebbero svolte. Le cancellate, le cui caratteristiche rendono evidente la maestria dei fabbri del periodo, sono realizzate con ferro pieno accoppiato con chiodi battuti a caldo e fascette sagomate a forgia.
