PREMESSA
Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!
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Prende il nome dell’ordine militare messinese dei Cavalieri della Stella che difendeva la città dagli assalti dei Turchi. Fondato nel 1596 da Giovanni Ventimiglia, marchese di Geraci, luogotenente e capitano generale di Filippo II. L'ordine era così chiamato per la “stella” dorata che i Cavalieri indossavano sul petto, ricordo di quella che guidò i Re Magi durante il loro viaggio verso la grotta di Betlemme.
“Messina. Faccia al muro e mente al mare”. Guardando quest’opera maestosa, fantasmagorica e struggente, non possono non venire in mente le parole di Distrart, mente organizzativa e concettuale della riqualificazione urbana, attraverso il medium dell’arte, di questa porzione degradata del tessuto urbano. La Sirena di Julieta XLF fluttua su una parete alta più di dodici metri, figura incantata, dai colori brillanti e l’estetica profondamente contemporanea. Le “mega maioliche” non sono altre che un’accattivante rielaborazione grafica e cromatica delle tipiche decorazioni lapidee siciliane, di cui sono visibili esempi anche presso la ricostruita facciata del duomo di Messina. La sirena di Julieta piange sangue, perché comè ha dichiarato l’artista durante la realizzazione dell’opera, il mare n’è pieno. Un cavalluccio marino accompagna il suo dolore mentre l’occhio femminino di un animale connette inesorabilmente la grande energia psichica di questa immagine con la mente dello spettatore.
Detta anche “Torre Mozzone”, l’edificio era anticamente adibito a base d’appoggio per il trasporto di viveri e vettovaglie. Forse di fondazione medievale, la torre è stata probabilmente modificata durante l’occupazione inglese, agli inizi dell’800. Il peculiare profilo tozzo è dovuto all’interramento del pian terreno.