Messina Città Fortificata

La peculiare posizione strategica della città fa di Messina uno dei punti cruciali per il controllo militare del Mediterraneo. Matagrifone, Castellaccio, Castel Gonzaga, Cittadella sono i quattro nomi dei quattro castelli che difendevano Messina in età medievale e moderna. A questi va aggiunta una corona di forti costruiti dal neonato stato italiano alla fine del XIX secolo. Scoprili in questo percorso.

Forte Schiaffino

Situato sulle altura di Santa Lucia Sopra Contesse, a 650 metri sul livello del mare, il forte è un tipico esempio di struttura difensiva “umbertina”, assai simile a quelle di Serra La Croce e San Jachiddu di cui replica l’efficiente pianta, le dimensioni, il fossato, il ponte levatoio, il numero di artiglierie, quattro, rivolte verso lo Stretto. Un tempo adibito a canile, il forte è oggi al centro di una campagna di valorizzazione.

Torre Saracena di Ganzirri

Situata sul lungomare del borgo marinaro di Ganzirri, la torre a pianta circolare, di probabile epoca medievale è costituita, da due ambienti sovrapposti cui è stato aggiunta una posticcia merlatura. L’edificio appare con il nome di “Torre Ganzirri Grande” nella campagna di ricognizione delle fortificazione effettuata dai militari austriaci tra il 1821 e il 1823. In stato d’abbandono, oggi l’edificio è stato privato del suo storico rapporto col paesaggio dalla selvaggia espansione edilizia.

Fortino di Pace

A pianta rettangole, con curve agli angoli, la struttura appare nelle stampe militari della prima metà dell’Ottocento. Attivo durante la rivolta anti spagnola, fu teatro di diversi importanti appuntamenti militari, come lo sbarco degli spagnoli nel 1734 nell’ambito delle operazioni per la riconquista della Sicilia. Armato di nuove artiglierie e rafforzato durante la prima metà dell’Ottocento, fu dismesso nel 1866. Oggi su di esso vi sorge una villa in stile eclettico.

Torre del Faro

Di origine medievale, la metafisica e imponente Torre del Faro è inserita in una cinta muraria datata tra il XVI e il XVII secolo. Sappiamo dal Maurolico che nel 1546 la torre funzionava da lanterna, mentre nel 1749 ospitava 24 piloti che avevano il compito di far entrare in porto i bastimenti. Un tempo la torre era bagnata dal mare, ora distante un centinaio di metri. Modificata dagli inglesi agli inizi dell’Ottocento, oggi la torre fa parte del Parco Letterario Horcynus Orca.

Forte Cavalli

Fa parte del Sistema Difensivo dello Stretto realizzato dallo Stato Maggiore dell’Esercito del Regno d'Italia tra il 1884 e il 1914. Non più attivo dal 1954, il forte ha subito lunghi anni di abbandono prima di diventare “Museo storico della Fortificazione Permanente dello Stretto di Messina”, grazie all’impegno di un’associazione di cittadini. E’ aperto ogni seconda domenica del mese su prenotazione per gruppi e scolaresche.

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