La tradizione vuole che la Vergine in persona abbia scritto una lettera “a protezione” dei messinesi. Il percorso devozionale è un piccolo viaggio tra le chiese e i monumenti che ancora oggi mantengono viva questa tradizione.
Campanile del Duomo di Messina
Il campanile del Duomo contiene il più grande orologio astronomico d’Europa. Costruito nel 1933, il complesso è ispirato all’orologio meccanico di Strasburgo, città di provenienza dei suoi ideatori: F. Klinghammer e T. Ungerer. La facciata del campanile è scandita da grandi finestroni all’interno dei quali automi meccanici rappresentano episodi e simboli della vita religiosa della città. Ogni giorno, a mezzo dì, la macchina dell’orologio prende vita sulle note dell’Ave Maria di Schubert.
Rampa della Colomba
Toponimo legato al prodigio della “Dama Bianca” e ai fatti della Guerra del Vespro, il nome della monumentale scale ricorda la leggende dal monaco che, dopo un apparizione in sogno della Vergine, chiese al Senato messinese di erigere un tempio lì dove una colomba sarebbe miracolosamente apparsa per indicare il luogo d’edificazione di un tempio in onore della Madonna.
Stele dell’Immacolata di Giuseppe Buceti
Realizzata dallo scultore Giuseppe Buceti nel 1758, la scultura fu solennemente inaugurata alla presenza del Clero, del Senato e delle numerose Confraternite cittadine, come omaggio al culto dell’Immacolata. Sulla base quadrata si innalzano quattro potenti volute scandite da cornici contenenti iscrizioni votive. Ai vertici del tronco di piramide quattro puttini reggono in mano fiori di bronzo. Sopra di essi quattro piccole volute sostengono il globo decorato da segni dello zodiaco, e da un serpente che insidia il tallone della figura avvolta in un esuberante panneggio barocco.
La Madonnina del Porto di Messina
La leggenda narra che nel 42 d.C. San Paolo venne a Messina, trovando nella città una grande accoglienza. Alcuni messinesi seguirono San Paolo nel suo viaggio in Palestina incontrando Maria che rispose all’atto di devozione con una lettera nella quale assicurava alla città perpetua protezione. La stele della Madonna delle Lettera (1934) è alta sessanta metri, mentre la scultura, realizzata da Tore Calabrò, poggia su un globo di rame dorato su cui svetta la statua della Vergine benedicente.