Messina Città Fortificata

La peculiare posizione strategica della città fa di Messina uno dei punti cruciali per il controllo militare del Mediterraneo. Matagrifone, Castellaccio, Castel Gonzaga, Cittadella sono i quattro nomi dei quattro castelli che difendevano Messina in età medievale e moderna. A questi va aggiunta una corona di forti costruiti dal neonato stato italiano alla fine del XIX secolo. Scoprili in questo percorso.

Forte Campone

Ubicato a 500 metri sopra il livello del mare, in località Calvaruso, Forte Campone è stato inaugurato il 31 dicembre del 1889. Distante quasi quattro chilometri dalla costa, il forte è oggi in ottimo stato di conservazione. Dotato di ponte levatoio e fossato, la fortezza possedeva un armamento di sei cannoni cui si accede attraverso due rampe. Il forte è stato teatro di un tragico delitto di mafia quando, nel 1985, l'appena diciassettenne Graziella Campagna venne uccisa dalla mafia per aver fortutamente scoperto alcune informazioni relative alla latitanza di un boss.

Forte dei Centri

Piccolo, compatto e bene celato dietro le alture del Monte dei Centri, il forte venne inaugurato nell’ottobre del 1889, elemento interno del sistema di fortificazione dello Stretto voluto dall’allora Ministero della Guerra. Dotato di ponte levatoio, ora bloccato, la fortezza che ospitava due coppie di cannoni, sorveglia il mar Tirreno e il porto di Milazzo. Oggi è gestito da un privato che organizza eventi e spettacoli nella struttura.

Forte Puntal Ferraro

Edificato nel 1890 sui Colli S. Rizzo, a 500 metri sopra il livello del mare, Puntal Ferraro è il forte più piccolo del sistema difensivo ideato dal Ministero della Guerra nell’area dello Stretto. Dotato di ponte levatoio e fossato, le sei artiglierie della struttura, non più presenti, puntavano verso il mar Tirreno e il porto di Milazzo. In buono stato di conservazione anche la gabbia di Faraday che serviva a proteggere la struttura dai fulmine, e una pompa manuale circolare per l’approvvigionamento idrico. All’interno è possibile visitare un piccolo museo con foto, cartoline e documenti che riguardano le fortificazioni umbertine.

Forte Batteria Masotto

Eretto tra il 1884 e il 1888 il forte prende il nome del capitano Umberto Masotto caduto durante la battaglia di Adua del 1896. La fortezza con i suoi 4000 metri quadrati è la più grande del sistema difensivo voluto dal Ministero della Guerra dell’epoca. A pianta quadrangolare, dotato di fossato, il forte ha tre ingressi con tre livelli principali inseriti in piani intermedi. La fortezza fu teatro di una tremenda esplosione che uccise 20 soldati.

Torre Bianca

Detta anche “Torre Mozzone”, l’edificio era anticamente adibito a base d’appoggio per il trasporto di viveri e vettovaglie. Forse di fondazione medievale, la torre è stata probabilmente modificata durante l’occupazione inglese, agli inizi dell’800. Il peculiare profilo tozzo è dovuto all’interramento del pian terreno.

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