Via della Munizione
Dal nome del Teatro che qui vi sorgeva, chiamato in questo modo per essere stato prima deposito di armi e munizioni, e adattato a teatro nel 1724. Rifatto nel 1895, il teatro venne completamente distrutto dal terremoto del 1908.
La città di Messina conserva memoria dei suoi antichi luoghi e dei suoi personaggi grazie alla toponomastica del centro urbano.
Dal nome del Teatro che qui vi sorgeva, chiamato in questo modo per essere stato prima deposito di armi e munizioni, e adattato a teatro nel 1724. Rifatto nel 1895, il teatro venne completamente distrutto dal terremoto del 1908.
Prende il nome dell’architetto messinese Giacomo Minutoli (1765 -1827). Fu tra gli autori della ricostruzione urbana dopo il terremoto del 1783, progetto parte della Palazzata.
Prende il nome dell’insigne umanista e scienziato Francesco Maurolico (1494 – 1575), figura assai nota al suo tempo per la versatilità del genio e la vastità della sua erudizione. Autore di molte opere, il suo lavoro più importante è considerato il Sicanicarum rerum compendium (1562). I suoi resti si trovano oggi nella chiesa di San Giovanni di Malta.
Dal nome della fazione di nobili e borghesi che durante la rivolta antispagnola del 1674 – 1678 appoggiarono la corona contro la fazione dei popolani, fautori della ribellione contro la Spagna.
Prende il nome della Battaglia di Lepanto (7 ottobre 1571), combattuta dalla flotta cristiana e da quella turca nelle acque antistanti la Grecia. Messina raccolse i combattenti alleati durante la lunga estate antecedente la battaglia, poi vinta sotto il comando di Don Giovanni D’Austria, figlio naturale di Carlo V e abile stratega.