Tappa - Don Giovanni D’Austria
Nella centralissima via Lepanto si incrociano le testimonianze del passato e della modernità insieme ad alcuni esempi di buona cucina messinese
La tradizione vuole che la Vergine in persona abbia scritto una lettera “a protezione” dei messinesi. Il percorso devozionale è un piccolo viaggio tra le chiese e i monumenti che ancora oggi mantengono viva questa tradizione.
Nella centralissima via Lepanto si incrociano le testimonianze del passato e della modernità insieme ad alcuni esempi di buona cucina messinese
Una chiesa di San Giuliano esisteva già in epoca medievale ma venne ricostruita da Andrea Calamech nel ‘500, all'incirca nell’attuale spazio occupato dalla Galleria Vittorio Emanuele. Il terremoto del 1783 la distrusse, venne quindi ricostruita solo dopo il 1908. Eretta su progetto del sacerdote e ingegnere Carmelo Umberto Angiolini, la chiesa, con il suo stile esotico moresco è una delle più singolari della città. Interessante, al suo interno, il mosaico con il Crocifisso, San Giuliano, La Vergine e S. Francesco d’Assisi, realizzato su cartoni di Luciano Bartoli (Trieste 1912 – Aosta 2009).
La monumentale fontana di Giovannangelo Montorsoli davanti al Palazzo del Governo sorveglia uno degli scorci urbanistici e paesaggistici più belli della città.
Sulla spianata che un tempo ospitava il possente castello medievale di Mata e Grifone è possibile ammirare lo skyline architettonico della città e il maestoso Sacrario di Cristo Re.
Sull'antica Via dei Monasteri, oggi Via XXI Maggio, affacciano antichi edifici della città pre terremoto, chiese, musei e sei delle sette scalinate del circuito Scalinate dell'Arte.