PREMESSA
Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!
CONTENUTI IN EVIDENZA
Già dal primo numero, Giada si presenta come un esperimento fumettistico vivace e coinvolgente. L’idea di partenza è inaugurare il catalogo dell’Arcadia con una miniserie horror, composta da 12 numeri fruibili singolarmente ma, come afferma lo stesso sceneggiatore, resi aderenti tra loro da elementi di continuità compositivi di una epopea narrativa coerente. L’esperimento riesce e il primo numero, mescolando sapientemente tre tocchi artistici differenti, consegna al pubblico e ai futuri addetti ai lavori un esordio dall’approccio realistico le cui potenzialità si prestano comunque ad essere oggetto di diversificate sintesi.
L’opera appartiene alla prima stagione creativa del pittore, e ne è sicuramente uno dei prodotti migliori. Presentata alla seconda mostra di Corrente (1939), la tela rappresenta lo stile peculiare del giovane Migneco. Il quadro è impostato su un colore dalla grafia corsiva, vangoghiana, e su un’acida tonalità di gialli e verdi che il pittore modula in una particolare stesura vibrante e tormentata.
Il monumento all’ammiraglio Luigi Rizzo (Milazzo 1887 – Roma 1851) fu realizzato da Antonio Bonfiglio nel 1965 su commissione della Regione Sicilia per la città di Milazzo. Figura emblematica di ardimentoso, le sue azioni durante la prima guerra mondiale furono numerose e spettacolari, motivo di due medaglie d’oro al valor militare, quattro medaglie d’argento e un’ininterrotta fama testimoniata anche dalla dedica, presso il Museo Storico Navale di Venezia, di una sala a lui dedicata.
Prende il nome dall’ingegnere Severino Grattoni (1815 – 1876), autore del traforo del Frejus, la prima galleria di grandi dimensioni realizzata all’interno di una montagna (1844).