PREMESSA
Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!
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Commissionato allo scultore messinese Lio Gangeri (1845 – 1913) dal Comune di Messina nel 1868, il monumento al banchiere e statista messinese, realizzato nel 1871, è costituito da un basamento con iscrizione su cui poggiano le quattro zampe leonine del sarcofago con al centro il ritratto del defunto, sormontato da un angelo che tiene in mano la torcia dei geni mortuari.
Il profilo di Salvatore Castagna assume valore centrale nella storia dell’arte cittadina. Primo direttore della scuola d’arte a Messina, frequentatore assiduo del circolo dell’Ospe, Castagna è considerato tra le figure più interessanti del panorama siciliano. Al pari degli artisti italiani settentrionali a lui coevi, come Giò Ponti e Fausto Melotti, Castagna è stato un conoscitore delle tecniche della tradizione italiana, ricondotta a un’efficace dimensione moderna. Pittore, grafico, modellatore, esperto delle moderne tecniche tessili, partito da quel clima tra astrattismo e figurazione che contraddistinse l’arte dell’Isola negli anni ’50, Castagna approderà a un suo personale linguaggio, eclettico e mai univoco, vicino all’arte di Paul Klee.
L'edilizia preterremoto che insiste in parte dell'area dell'isolato 145 prospetta la via Maddalena, parte della via dei Mille e parte del Viale S.Martino. Si tratta di un'edilizia caratterizzata dal piano terreno adibito a botteghe dotate di mezzanino e da un piano nobile che manifesta una successione di aperture con balcone. Le parti interne del fabbricato, visitabili da un androne del fabbricato limitrofo, lasciato appositamente aperto per consentirne la fruibilità, sono conservate attualmente allo stato di rudere.
Spiaggia d’estate. Due giovani uomini su un’altalena, un gruppo di bagnanti si rilassa sulla spiaggia. Siamo al lido di Mortelle, sono i tardi anni ‘50. La città di Messina è all’apogeo della sua brevissima e dolorosissima storia novecentesca. Il lido è pieno di gente, ovunque. In piscina, sul ballatoio, tra le cabine, alle docce, uomini e donne in costume godono della brezza marina e dei confort offerti dalla nuovissima struttura balneare.