Title:
"'A Famigghia", web series
Testo Ridotto:
La web series ’A Famigghia racconta in cinque episodi la sgangherata impresa turistica di tre ventenni che, a bordo di un furgoncino, offrono a due turiste in crociera, appena sbarcate al porto di Messina, «un viaggio “on the road” alla scoperta della vera Sicilia». Scritta, sceneggiata e diretta da Angelo Campolo, la serie, prodotta da Giuseppe Ministeri per la compagnia DAF, in collaborazione con l’Assessorato regionale Turismo, Sport e Spettacolo e la Sicilia Film Commission, riflette con leggerezza e ironia sui luoghi e sui loro abitanti, seguendo la rocambolesca giornata dei protagonisti.
Testo Medio:
Dichiaratamente ironica sin dal titolo, ’A Famigghia è una web series che riflette sulla Sicilia e sui siciliani, offrendo uno sguardo al contempo consapevole e divertito. Al centro della storia, la sgangherata impresa turistica ideata da Peppe, Simone e Ciccio: tre ventenni che, a bordo di un furgoncino, offrono ai croceristi appena sbarcati al porto di Messina, il tour “andata e ritorno in giornata” nei luoghi che furono set del film Il Padrino: «Che volevate andare a Taormina a farvi la foto col mare, i pesci, la mezza con panna, ah? Sbagliato! Noi siamo ’A Famigghia, noi vi facciamo vedere la vera Sicilia! Arsura, fronti sudate, ascelle pezzate, coppole, lupare, Al Pacino!». Due malcapitate turiste abboccano e il viaggio ha inizio, tra incontri umani e vicende sentimentali che si snodano nell’arco di una giornata, raccontata in cinque episodi diversi per stile e registro. Un viaggio destinato a ridefinire i rapporti tra i componenti del gruppo, dando l’occasione a ciascuno di riconciliarsi con se stesso e – forse – anche con la propria terra.
Scritta, sceneggiata e diretta da Angelo Campolo, la serie è prodotta da Giuseppe Ministeri per la compagnia DAF, in collaborazione con l’Assessorato regionale Turismo, Sport e Spettacolo e la Sicilia Film Commission. A fianco dei protagonisti Giuseppe Contarini, Simone Corso, Francesco Natoli, a completare il cast ci sono Vittoria Micalizzi, Isabella Giacobbe, Alessio Bonaffini, Luca Fiorino, Giulia De Luca, Michele Valentini, Angelo Campolo, Stephanie e Lauren Schneider, con l’amichevole partecipazione di Margherita Smedile e Alberto Molonia. Direttore della fotografia è Gianmarco Vetrano; Montaggio e Post produzione video di Ruben Monterosso e Federico Savonitto; Fonico e soundmix Antonio Stella; Scenografia e costumi di Giulia Drogo; musiche di Giovanni Puliafito.
Testo Esteso:
Contaminando i linguaggi e i mezzi espressivi, ma anche i tradizionali canali di distribuzione e fruizione, parte da Messina l’avventura della web series ’A Famigghia, già selezionata in festival prestigiosi rivolti al genere, come il Sicily Web Fest di Ustica e il Roma Web Fest. Ma, grazie al carattere innovativo del prodotto e alla sua qualità artistica, apprezzata dagli specialisti e dal grande pubblico – che su YouTube ha premiato la serie con un boom di visualizzazioni –, ’A Famigghia ha varcato i confini nazionali per approdare in Inghilterra, al London Raindance Web Fest, e in Belgio, al Liege Web Fest. La serie è inoltre pronta a girare il mondo, in lizza per tre importanti eventi americani: il Miami Web Fest, il Laughter Comedy Fest di Los Angeles, il Rio Web Fest, prima edizione del festival di Rio de Janeiro.
Dichiaratamente ironica sin dal titolo, che richiama le atmosfere e il mondo che ruotano attorno al capolavoro di Francis Ford Coppola, Il Padrino, fonte di attrazione turistica ma anche origine di stereotipi diffusi soprattutto all’estero, ’A Famigghia riflette sulla Sicilia e sui siciliani, offrendo uno sguardo al contempo consapevole e divertito. Al centro della storia, la sgangherata impresa turistica ideata da Peppe, Simone e Ciccio: tre ventenni che, a bordo di un furgoncino, offrono ai croceristi appena sbarcati al porto di Messina, il tour “andata e ritorno in giornata” nei luoghi che furono set del film Il Padrino: «Che volevate andare a Taormina a farvi la foto col mare, i pesci, la mezza con panna, ah? Sbagliato! Noi siamo ’A Famigghia, noi vi facciamo vedere la vera Sicilia! Arsura, fronti sudate, ascelle pezzate, coppole, lupare, Al Pacino!». Due malcapitate turiste abboccano e il viaggio ha inizio, tra incontri umani e vicende sentimentali che si snodano nell’arco di una giornata, raccontata in cinque episodi diversi per stile e registro. Un viaggio destinato a ridefinire i rapporti tra i componenti del gruppo, dando l’occasione a ciascuno di riconciliarsi con se stesso e – forse – anche con la propria terra.
Non a caso, la serie accende i riflettori, oltre che sulle potenzialità della rete e sulle nuove frontiere dell’audiovisuale, anche su rapporto tra il web e il territorio, come rivela il coinvolgimento, nel progetto, della Sicilia Film Commission. Ma, se il territorio regionale ha un’importanza fondamentale nella promozione filmica, bisogna fare attenzione ad evitare di incappare negli stereotipi che caratterizzano lo Stivale, in modo da non correre il rischio dell’effetto “cartolina”, come hanno dichiarato i protagonisti: «Il territorio deve essere secondario, se non terziario. Il focus deve essere la storia. Se si rimane intrappolati nel discorso di promozione del territorio rischia che poi diventa un documentario. Sicuramente l’idea di mostrare qualcosa che sia nostra e che sia vera è utile, però bisogna fare attenzione a non rimanere stereotipati e quindi lanciare un messaggio che è un luogo comune non veritiero» (Roma Web Fest, la rete nella cultura dei media, su finestraperta.it).
Scritta, sceneggiata e diretta da Angelo Campolo, la serie è prodotta da Giuseppe Ministeri per la compagnia DAF, in collaborazione con l’Assessorato regionale Turismo, Sport e Spettacolo e la Sicilia Film Commission. A fianco dei protagonisti Giuseppe Contarini, Simone Corso, Francesco Natoli, a completare il cast ci sono Vittoria Micalizzi, Isabella Giacobbe, Alessio Bonaffini, Luca Fiorino, Giulia De Luca, Michele Valentini, Angelo Campolo, Stephanie e Lauren Schneider, con l’amichevole partecipazione di Margherita Smedile e Alberto Molonia. Direttore della fotografia è Gianmarco Vetrano; Montaggio e Post produzione video di Ruben Monterosso e Federico Savonitto; Fonico e soundmix Antonio Stella; Scenografia e costumi di Giulia Drogo; musiche di Giovanni Puliafito.
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