Michela De Domenico

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Biografia: 

Personalità multiforme, dotata di creatività acuta e visionaria, si laurea presso l’UNIRC nel 1996 e, subito dopo, intraprende la libera professione di architetto.
Dal 2002 insegna Disegno e Storia del Costume presso l'Istituto Professionale "Lucia Mangano" di Catania e attualmente presso il Liceo Artistico "Ernesto Basile" di Messina.
Arricchisce il suo percorso formativo nel 2012, divenendo Dottoressa di Ricerca in “Ingegneria Edile: progetto del recupero”, presso l’UNIME, con uno studio sull’architettura dei fumetti, da cui successivamente prende vita il saggio Architettura fantastica - gli archetipi visionari del fumetto. Quest’ultimo, affrontando didatticamente il problema della fantasia in architettura ed utilizzando gli scenari del fumetto come elemento di analisi, si impone all’attenzione di un vasto e diversificato pubblico.
La sua attività di docente e di libera professionista è contagiata dall’entusiasmo trasbordante che l’autrice nutre nei riguardi dell’arte fumettistica. Muove i primi passi da autodidatta, conducendo con determinazione e tenacia quello che inizialmente è un percorso solitario nell’ambito della narrazione illustrata.
 Il suo esordio da professionista ed autrice completa avviene agli inizi degli anni ’90, grazie ad alcune pubblicazioni su riviste di fumetti underground, come la milanese FagorgoSchizzo - Immagini del Centro Fumetto Andrea Pazienza - di Cremona.
Prosegue la sua collaborazione con il sopracitato CFAPaz, disegnando il n. 17 della collana Schizzo presenta, e riceve il battesimo artistico con il volume completo a fumetti intitolato Quando qualcosa si rompe, su sceneggiatura di Roberto Irace. Dall’incontro con la rivista Mondo Naif della Kappa edizioni, sceneggiati da Vanna Vinci e Giovanni Mattioli, nascono Buio e La voce. Su testi propri, l’autrice pubblica Lighea e Messina città di confine, rivelando la sua personale predilezione per i racconti di storie “siciliane”.
Sulla scia del medesimo filone narrativo realizza - per la collana Due-cunti -  il fumetto Il riposo delle fere, ispirato all’Horcynus Orca di Stefano D’Arrigo, e Percorsi, su sceneggiatura di Gabriella Davì, pubblicato sulla rivista Nonzi. Alcuni suoi contributi sono presenti sulla rivista Mono e nel libro di Giovanni Marchese Leggere Hugo Pratt.
Alla produzione artistica affianca quella scientifica (ICAR 17) e dal 2009 si interessa specificatamente agli aspetti fantastici della costruzione nel disegno architettonico, ponendo l’accento sul rapporto cangiante tra architettura, fumetto e genesi del disegno. Partecipa a numerosi seminari e congressi, pubblicando articoli e contributi scientifici in riviste settoriali nazionali ed internazionali.
Il suo lavoro, concettualmente “spaziale”, valica anche i confini del cinema e della televisione grazie alla realizzazione di storyboard e illustrazioni per il film Senso unico, con Stefania Rocca, e per il cortometraggio I 36 colpi, con Sergio Rubini.
Da sempre in costante fermento creativo, è ispiratrice e promotrice di numerose iniziative didattico-artistiche nella sua città natia dove, ad esempio, cura l’allestimento di mostre di settore e conduce corsi di fumetto, tra i quali si annoverano quelli tenutisi presso il centro sociale Don Puglisi di Villaggio CEP e presso il parco Horcynus Orca di Capo Peloro.

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