Ernesto Basile

Foto: 
Biografia: 

Ernesto Basile, figlio di Giovanni Battista Filippo nasce a Palermo il 31 gennaio del 1857. Si laurea alla Regia Scuola di Applicazioni per Architetti ed Ingegneri di Palermo nel 1878. A partire dal 1890 succede al padre nella cattedra universitaria e dopo la sua morte, avvenuta l’anno seguente, conclude il Teatro Massimo di Palermo che costituiva una delle più importanti opere del periodo. In questo periodo nasce la collaborazione con il pittore Ettore De Maria Bergler e con Vittorio Ducrot, titolare delle omonime officine, che caratterizza la produzione architettonica siciliana tra la fine dell’ottocento ed il primo trentennio del XX secolo. Nel 1916 realizza a Palermo il progetto del Chiosco di Baudo in Piazza Castelnuovo e, chiamato come docente sia prima a Roma che, dopo, a Palermo, alterna impegni accademici con attività progettuale sia nel campo dei lavori pubblici che nel campo dell’edilizia privata. La sua collaborazione con l’industriale palermitano Vittorio Ducrot genera modelli stilistici che caratterizzano le manifestazioni più avanzate del movimento europeo che veniva sostenuto da una facoltosa committenza siciliana come i Florio di Palermo, i Manganelli Majorca di Francavilla, i Moncada di Paternò ed in genere da quella parte della classe politica nazionale che guardava al progresso del giovane stato italiano ed alla promozione di una cauta riforma migliorista (Crispi, Zanardelli, Nasi, Giolitti). Raggiunge la fama internazionale tra il 1898 e il 1918. L’attenzione prestatagli è testimoniata dall’interesse che le riviste internazionali dell'epoca riservano alla sua produzione architettonica e quindi riconoscendo alla produzione siciliana un ruolo di avanguardia in ambito italiano. In particolare la sua declinazione siciliana dei principi della progettazione integrale dell'ideale estetico della Gestaltkunstwerk (Forma di arte) risulta destinata ad influenzare il periodo a cavallo dei due secoli. Fu il progettista del Palazzo della camera dei deputati a Montecitorio Roma (1927) e della sede della Cassa di Risparmio a Trapani (1918) e della Cassa di Risparmio di Messina (1925-28). A Messina Basile interviene anche nella sistemazione degli spazi urbani come Piazza Garibaldi (1921-1923) e Piazza del Popolo (1922). Muore nella città di Palermo il 26 agosto del 1932 (Barbera P. – Giuffrè M., 2011). Scrive Rossana Bossaglia, a proposito del grande architetto: «La vita di Ernesto Basile, come architetto, progettista di arredi e come artista, si svolge sotto il segno di una fortuna costante e solida. La prima condizione fortunata è costituita, s'intende, dal suo talento; ma vi si accompagna subito il vantaggio di essere il figlio di uno dei più colti, intelligenti, aperti architetti italiani dell'Ottocento, Giovanni Battista Basile, appunto.» (Bossaglia R., 1968).

Data Luogo Artista: