Voi non siete qui

Title: 
Voi non siete qui
Testo Ridotto: 

Quinto romanzo dello scrittore Guglielmo Pispisa, Voi non siete qui è uscito nel 2014 per le edizioni Il Saggiatore. Al centro della trama, le vicende dell’avvocato Walter Chiari, messinese come il suo autore. La città, tra i protagonisti della narrazione, è assunta sin dalle prime pagine come osservatorio privilegiato della realtà di tutti i giorni, con «i piccoli fallimenti e successi di una vita qualunque»: la storia comune di un contemporaneo uomo senza qualità, destinata, tuttavia, ad un epilogo inatteso.

Testo Medio: 

«I ragazzini romantici dell’Ottocento leggevano I dolori del giovane Werther e si tiravano un colpo in testa per amore, a noi era toccato Wall Street e volevamo andare a letto con Daryl Hannah in un loft di Manhattan dopo aver trascorso la giornata a fare milioni con l’insider trading alle spalle della classe operaia». Bastano queste poche righe, stampate sul retro della copertina, a far immergere il lettore nel mondo del protagonista, «che non stinge perché non ha colore, esponente emblematico di una generazione che si riteneva destinata alla grandezza e si è invece ritrovata nella morsa di un mondo crudelmente beffardo, senza alcuna difesa contro le sue insensatezze». Quinto romanzo dello scrittore Guglielmo Pispisa, Voi non siete qui è uscito nel 2014 per le edizioni Il Saggiatore. Al centro della trama, le vicende dell’avvocato Walter Chiari - messinese come il suo autore -, che mette da parte la passione per la letteratura e decide di studiare giurisprudenza perché, bravo figlio degli anni ottanta, è stato allevato nel culto del denaro. Oggi Walter Chiari ha un impiego noioso, una moglie frustrata, un figlio incline ai silenzi risentiti: una vita piatta. Un giorno, però, tutto cambia. Walter torna dalle vacanze, perde il lavoro, conosce una donna sensuale e misteriosa, erede di una famiglia altolocata, e la sua esistenza si trasforma; o meglio si deforma, e Walter si trova invischiato prima in un’irrequieta relazione extraconiugale, e poi in un piano losco e intricatissimo in cui, fra politicanti corrotti e compiacenti frammassoni, rischia di essere l’unico con una coscienza. Che è subito pronto a mettere a tacere. Eppure qualcosa non quadra: chi è il criptico seccatore che mette in guardia Walter attraverso Facebook? E che cosa c’entrano i massoni con un delicato sistema di comunicazioni satellitari messo a punto dall’esercito americano? Le date si confondono, si aggrovigliano, si scambiano e nella Russia degli oligarchi, degli alberghi di lusso, delle prostitute in limousine Walter Chiari si trova a camminare sull’orlo dell’abisso. La città, tra i protagonisti della narrazione, è assunta sin dalle prime pagine come osservatorio privilegiato della realtà di tutti i giorni, con «i piccoli fallimenti e successi di una vita qualunque»: la storia comune di un contemporaneo uomo senza qualità, destinata, tuttavia, ad un epilogo inatteso.

Testo Esteso: 
«I ragazzini romantici dell’Ottocento leggevano I dolori del giovane Werther e si tiravano un colpo in testa per amore, a noi era toccato Wall Street e volevamo andare a letto con Daryl Hannah in un loft di Manhattan dopo aver trascorso la giornata a fare milioni con l’insider trading alle spalle della classe operaia». Bastano queste poche righe, stampate sul retro della copertina, a far immergere il lettore nel mondo del protagonista, «che non stinge perché non ha colore, esponente emblematico di una generazione che si riteneva destinata alla grandezza e si è invece ritrovata nella morsa di un mondo crudelmente beffardo, senza alcuna difesa contro le sue insensatezze». Quinto romanzo dello scrittore Guglielmo Pispisa, Voi non siete qui è uscito nel 2014 per le edizioni Il Saggiatore. Al centro della trama, le vicende dell’avvocato Walter Chiari - messinese come il suo autore -, che mette da parte la passione per la letteratura e decide di studiare giurisprudenza perché, bravo figlio degli anni ottanta, è stato allevato nel culto del denaro. Oggi Walter Chiari ha un impiego noioso, una moglie frustrata, un figlio incline ai silenzi risentiti: una vita piatta. Un giorno, però, tutto cambia. Walter torna dalle vacanze, perde il lavoro, conosce una donna sensuale e misteriosa, erede di una famiglia altolocata, e la sua esistenza si trasforma; o meglio si deforma, e Walter si trova invischiato prima in un’irrequieta relazione extraconiugale, e poi in un piano losco e intricatissimo in cui, fra politicanti corrotti e compiacenti frammassoni, rischia di essere l’unico con una coscienza. Che è subito pronto a mettere a tacere. Eppure qualcosa non quadra: chi è il criptico seccatore che mette in guardia Walter attraverso Facebook? E che cosa c’entrano i massoni con un delicato sistema di comunicazioni satellitari messo a punto dall’esercito americano? Le date si confondono, si aggrovigliano, si scambiano e nella Russia degli oligarchi, degli alberghi di lusso, delle prostitute in limousine Walter Chiari si trova a camminare sull’orlo dell’abisso. La città, tra i protagonisti della narrazione, è assunta sin dalle prime pagine come osservatorio privilegiato della realtà di tutti i giorni, con «i piccoli fallimenti e successi di una vita qualunque»: la storia comune di un contemporaneo uomo senza qualità, destinata, tuttavia, ad un epilogo inatteso. Voi non siete qui, che segna una svolta anche stilistica rispetto al romanzo precedente, Il Cristo ricaricabile, è dunque il ritratto di un eroe timido, in una Messina mediocre e sciatta, microcosmo che rimanda all’identità del tempo attuale. Caratteri che si riflettono nell’uso della lingua: «È certo il mio romanzo più realistico e quello nel quale ho cercato di più di usare una lingua aderente alla realtà, minimizzando scarti e sprezzature stilistiche», ha dichiarato l’autore in una intervista, «una lingua anche più facile da fruire ma che ho cercato sempre di mantenere intensa esteticamente». Questa scrittura, definita dalla critica «autentica, dolente, diretta a svelare l’illogicità del vivere e l’essenza effimera degli esseri umani», anima così «un romanzo esistenziale, con un io narrante sgradevole eppure appassionante»:
Ma anche un romanzo politico, generazionale (per chi è nato negli anni Settanta), borghese e antiborghese, su una città di provincia come Messina e su una nazione provinciale e chiusa come l’Italia. Ironia e sarcasmo, gioco narrativo e sottile presa in giro finale, voluttà dostoevskijana nello scandagliare un’anima mediocre ma che vorrebbe ambire al sublime, uno stile diretto e senza fronzoli, con una scrittura coinvolgente e che conosce bene gli strumenti tecnici narrativi contemporanei. Strumenti narrativi (come i thriller e le suggestioni alla Brett Easton Ellis) rimescolati con un’impronta personale e sempre prendendosi beffa dei luoghi comuni, pur confrontandosi con essi. (Marco Olivieri, “Voi non siete qui”, il romanzo di Guglielmo Pispisa, in “Carteggi letterari”, 24 settembre 2014).
 
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