Questa graphic novel dal retrogusto poliziesco mescola sapientemente temi complessi la cui immanenza è connaturata alle molteplici contraddizioni della nostra società.
Già nel titolo è presente quello che è più di un indizio: il numero 419. Questo numero si riferisce all'articolo del codice penale nigeriano (in origine contenente la sola sanzione del reato di truffa su internet) la cui la valenza e portata normativa è stata estesa con la previsione della punizione per i reati di traffico di droga e prostituzione. Tali illeciti, congiuntamente al grave problema dell’immigrazione clandestina, tracciano parte dello scenario sul quale si muovono i personaggi di questa intricata vicenda.
Questa graphic novel dal retrogusto poliziesco mescola sapientemente temi complessi la cui immanenza è connaturata alle molteplici contraddizioni della nostra società.
Già nel titolo è presente quello che è più di un indizio: il numero 419. Questo numero si riferisce all'articolo del codice penale nigeriano (in origine contenente la sola sanzione del reato di truffa su internet) la cui la valenza e portata normativa è stata estesa con la previsione della punizione per i reati di traffico di droga e prostituzione. Tali illeciti, congiuntamente al grave problema dell’immigrazione clandestina, tracciano parte dello scenario sul quale si muovono i personaggi di questa intricata vicenda.
L’autore francese Loulou Dedola, alla sua prima sceneggiatura fumettistica e sotto l’egida della collezione specifica Ankama Holster Hostile, costruisce, in maniera volutamente personale e spiccatamente empatica, la trama degli avvenimenti in cui si ritrova il protagonista Mino, giovane musicista che rivoluziona drasticamente la sua vita per amore di Grace. Le vicende in cui è coinvolta questa giovane nigeriana, costretta a prostituirsi per salvaguardare la vita di persone a lei care e per riscattare la sua entrata clandestina in Francia, sono attraversate anche dal ragazzo che, pur di starle a fianco, affronta la longa manus della mafia internazionale. Trasformandosi progressivamente in bandito per fare da scudo protettivo alla donna amata, il nostro eroe moderno, in bilico tra bene e male, vive e cresce in tutte le sue sfumature, immerso in un incalzare costante di colpi di scena sapientemente dosati con momenti di forte introspezione emotiva.
Questa graphic novel dal retrogusto poliziesco mescola sapientemente temi complessi la cui immanenza è connaturata alle molteplici contraddizioni della nostra società.
Già nel titolo è presente quello che è più di un indizio: il numero 419. Questo numero si riferisce all'articolo del codice penale nigeriano (in origine contenente la sola sanzione del reato di truffa su internet) la cui la valenza e portata normativa è stata estesa con la previsione della punizione per i reati di traffico di droga e prostituzione. Tali illeciti, congiuntamente al grave problema dell’immigrazione clandestina, tracciano parte dello scenario sul quale si muovono i personaggi di questa intricata vicenda.
L’autore francese Loulou Dedola, alla sua prima sceneggiatura fumettistica e sotto l’egida della collezione specifica Ankama Holster Hostile, costruisce, in maniera volutamente personale e spiccatamente empatica, la trama degli avvenimenti in cui si ritrova il protagonista Mino, giovane musicista che rivoluziona drasticamente la sua vita per amore di Grace. Le vicende in cui è coinvolta questa giovane nigeriana, costretta a prostituirsi per salvaguardare la vita di persone a lei care e per riscattare la sua entrata clandestina in Francia, sono attraversate anche dal ragazzo che, pur di starle a fianco, affronta la longa manus della mafia internazionale. Trasformandosi progressivamente in bandito per fare da scudo protettivo alla donna amata, il nostro eroe moderno, in bilico tra bene e male, vive e cresce in tutte le sue sfumature, immerso in un incalzare costante di colpi di scena sapientemente dosati con momenti di forte introspezione emotiva.
Il racconto, considerato nella sua totalità, trasmette un senso di assoluto coinvolgimento per il lettore che viene calato nella storia, grazie anche alla minuziosa cura dei dettagli visivi, grafici, linguistici. Nella narrazione della versione originale, ad esempio, l’attenzione alla forma comunicativa e quindi l’utilizzo progressivo del dialetto - misto, cosiddetto “broken english” tipico del linguaggio di strada, simboleggia la graduale deriva di Mino, accompagnando la scoperta della sua celata propensione verso il lato oscuro dei buoni sentimenti.
In questo spaccato di vite in movimento tra la Nigeria e la città di Lione, tramite la descrizione del tragico destino cui Mino va incontro, questa storia illustrata fornisce le coordinate di una spirale di violenza conosciuta e sempre più diffusa che non risparmia nessun personaggio e nessuna area geografica.
La variegata spazialità degli ambienti e le cangianti atmosfere cittadine, ora cupe nelle scene notturne ora rischiarite nei brevi momenti di sollievo, hanno richiesto un certosino lavoro di ricognizione di fonti fotografiche e toponomastiche. Abilmente tracciate dal segno del disegnatore Bonaccorso e dalla lestezza dei coloristi Naccari e Arena, le tavole sviluppano una regia cinematografica dal taglio originale, con movimenti di camera visibilmente coinvolgenti e sfumature verosimili, frutto anch’esse di un ampio lavoro di confronto e concertazione all’interno del team di lavoro italiano.