Tano Cimarosa

Apparso in oltre cinquanta film, Tano Cimarosa (pseudonimo di Gaetano Cisco) è stato uno dei caratteristi più richiesti dal cinema italiano. Inseguendo il sogno dello spettacolo, lascia Messina per trasferirsi a Roma, dove inizia a lavorare come attore agli inizi degli anni Cinquanta, tornando poi ripetutamente nella città dello Stretto. La sua carriera è legata soprattutto al ruolo del mafioso Zecchinetta nel film di Damiano Damiani Il giorno della civetta (1967), e, in anni più recenti, alla presenza costante nelle pellicole di Giuseppe Tornatore, da Nuovo Cinema Paradiso (1988) a L’uomo delle stelle (1995). Ha preso parte anche a Due amici (2001), il film di Spiro Scimone e Francesco Sframeli che ha conquistato il premio Luigi De Laurentiis per la migliore opera prima alla 59ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. Negli anni Settanta, Cimarosa tenta anche la carriera di regista, realizzando tre film: Il vizio ha le calze nere (1975), No alla violenza (1977) e Uomini di parola (1981), girato nella provincia messinese. Per il piccolo schermo, ha interpretato diversi ruoli in fiction e serie tv come Don Matteo, a fianco di Nino Frassica nella parte di zio Carmelo, parente del maresciallo Cecchini. La sua lunga carriera è ripercorsa nel documentario di Nicola Palmeri Lo chiamavano Zecchinetta (2010), attraverso i racconti del protagonista, la voce di Gregorio Napoli (che in alcuni frangenti imita le gag di Ciprì e Maresco che lo videro spesso protagonista) e le testimonianze di Giuliano Gemma, Nino Frassica, Leo Gullotta, Tony Sperandeo, Franco Nero e altri artisti e attori amici di Tano Cimarosa.