Mazzoni foto
Angiolo Mazzoni nasce a Bologna nel 1894. Studia presso l’Istituto Tecnico Leonardo da Vinci di Roma e si iscrive in seguito presso la Scuola di Applicazione per ingegneri di Roma dove entra in contatto con personalità come Gustavo Giovannoni, Giovanni Battista Milani e Vincenzo Fasolo, allora assistente alla cattedra di architettura. Si laurea in Ingegneria nel 1919 e rimane all’interno della scuola di applicazione come assistente ai corsi. Contemporaneamente lavora presso lo studio di Marcello Piacentini fino al 1921, quando viene assunto dalle Ferrovie dello Stato. Nello stesso anno fonda l’Associazione Amatori e Cultori di Architettura dell’Emilia Romagna. Ottiene la licenza di professore di disegno architettonico e nel 1924 viene trasferito a Roma presso il Servizio lavori e costruzioni del Ministero delle Comunicazioni dove conosce il collega Roberto Narducci e dove si occupa di diversi progetti di edifici postali distribuiti in tutta Italia (Abetone, Ostia, Sabaudia, Grosseto, Bergamo, Varese, Agrigento, Ragusa, Nuoro, Palermo). È anche autore di numerose stazioni ferroviarie (Brennero, Bolzano, Reggio Emilia, Trento, Montecatini, Messina, Reggio Calabria, Littoria). Nell’aprile del 1933 aderisce ufficialmente al manifesto dell’architettura futurista con Filippo Tommaso Marinetti, come riporta un articolo di Mino Somenzi sul periodico “Futurismo”. Nel 1934 è condirettore del periodico “Sant’Elia”, il nuovo organo del movimento italiano di Sant’Elia che sostituirà futurismo. In tale veste sottoscrive il manifesto dell’architettura futurista aerea. Alla fine della seconda guerra mondiale sarà costretto a partire per approdare in Colombia dove ricopre l’incarico di docente di Storia dell’Architettura e di Urbanistica presso l’Università Nazionale di Bogotà. Fa ritorno in Italia nel 1963 quando lascia l’attività professionale e si ritira a vita privata fino al 1979, anno della sua morte avvenuta a Roma.