Il monumento ad Antonello da Messina nasce per volontà del Direttivo dell’Archeoclub di Messina. Vengono così invitati diversi artisti a produrre una propria proposta realizzata per mezzo di bozzetti in scala ridotta da sottoporre ad una commissione giudicatrice. La commissione giudica tra una dozzina di proposte pervenute quella dell’artista Alfredo Correnti come la più rispondente alle indicazioni date dal bando. Nell'intensioni di Correnti, il monumento vuole richiamare l'opera dell'artista tramite le immagini della sua pittura, usando però un linguaggio formale contemporaneo, in cui la monumentalitá dialoga con l'ambiente circostante grazie ai materiali impiegati. Infatti le grandi lastre curve su cui poggiano i pannelli bronzei sono immaginate di vetro massiccio e trasparente, quasi a permettere all’architettura della piccola piazza di entrare nell'opera stessa, richiamando a sua volta l'interesse proprio della pittura di Antonello per i moduli prospettici di purezza geometrica.
. Il monumento ad Antonello da Messina nasce per volontà del Direttivo dell’Archeoclub di Messina e del presidente pro tempore, prof. Vito Noto, che stimolano una competizione tra artisti e scultori per la realizzazione di un monumento celebrativo del pittore messinese da installarsi nell’aiola frontistante la chiesa di S.Caterina, lungo l’attuale via Garibaldi e si fanno carico delle spese di realizzazione. Vengono così invitati diversi artisti a produrre una propria proposta realizzata per mezzo di bozzetti in scala ridotta da sottoporre ad una Commissione giudicatrice, composta dal Presidente dell’Archeoclub Vito Noto, dal Segretario Fabio Todesco e dai componenti Gioacchino Barbera, Massimo Lo Curzio, Giovanni Molonia, Nino Principato e Franz Riccobono. Tale Commissione giudica tra una dozzina di proposte pervenute quella dell’artista Alfredo Correnti come la più rispondente alle indicazioni date dal bando e gli attribuisce il primo premio. Alfredo Correnti, orafo, presenta un bozzetto realizzato con tre lastre di vetro curvo poste su un basamento di forma troncoconica, che costituisce il supporto per tre lastre di rame lavorato. La vincita implica che l’artista possa realizzare la sua proposta da localizzare nello spazio antistante la chiesa di S.Caterina e pertanto viene messo a punto il progetto da parte del Segretario dell’Archeoclub, l’architetto Fabio Todesco che collabora con l’artista Alfredo Correnti nel prevedere la realizzazione dell’opera nella sua versione finale. Si tratta di una scultura alta circa sei metri che, nella sua forma definitiva, utilizza vari materiali per veicolare l’intuizione dell’artista secondo il quale la chiave di lettura è (...) in un certo senso, minimalista: evoca l'artista tramite le immagini della sua pittura, usando però un linguaggio formale dei nostri giorni in cui la monumentalitá dialoga con l'ambiente circostante grazie ai materiali impiegati. Infatti le grandi lastre curve su cui poggiano i pannelli bronzei sono immaginate di vetro massiccio e trasparente, quasi a permettere all’architettura della piccola piazza di entrare nell'opera stessa, richiamando a sua volta l'interesse proprio della pittura di Antonello per i moduli prospettici di purezza geometrica. Il basamento tronco conico viene realizzato in pietra lavorata che costituisce la base del monumento sulla quale poggia un pesante piatto di acciaio inox del diametro di circa 1,5 m e dotato di un pilastro con tre bracci che fungono da supporto per i vetri stratificati. Questi sono tre vetri curvi autopulenti, di spessore 40mm che seguono il profilo tronco conico della composizione con un’inclinazione di cinque gradi e che hanno altezza differente tra loro così da descrivere un movimento a spirale. Infine, tre lastre di bronzo con dimensioni differenti e rette dagli stessi supporti metallici che sostengono i vetri in posizione, rappresentano opere di Antonello come la Vergine Annunciata ed il Ritratto di giovane uomo nonché la commemorazione del pittore.