Angelino Patti

Angelino Patti nacque a Tusa il 5 febbraio del 1895 da Sebastiano Patti e Marianna Piscitello, commercianti d’oro e di tessuti. Studiò a Palermo l’arte orafa prima di entrare nell’arma dei Carabinieri sotto cui prestò servizio, come scrivano, durante il primo conflitto mondiale.  Nel 1920, dopo il matrimonio con Paolo Barravecchia, s’imbarcò con i genitori e i fratelli per l’America.  Tuttavia, l’esperienza fu tragica, la famiglia si vide sequestrato tutto l’oro destinato alla vendita. A Boston Angelino ebbe modo di apprendere le tecniche fotografiche, tecniche che diventeranno centrali per l’impiego ufficiale di fotografo che egli iniziò al suo rientrato a Tusa nel 1927. A questa professione bisogna aggiungere la sua passione per la musica e la sua abilità di scrivano che gli consentivano di arrotondare i guadagni all’interno di una società, quella della provincia Siciliana, ancora lontana dall’exploit economico del secondo dopo guerra. Angelino Patti documentò con i suoi scatti la vita sociale di Tusa, tra matrimoni, funerali, fototessere, cerimonie, parate religiose e parete fasciste, contadini e carrettieri, tramandando ai posteri il composito mosaico fotografico di una comunità in transito dal mondo agricolo a quello “evoluto” della modernità.