Michelangelo Vizzini

Nato a Grotte (Agrigento) nel 1920, Michelangelo Vizzini dimostra da subito una precoce passione per la fotografia, trasmessagli dal padrino, fotografo amatore. Durante la seconda guerra mondiale riuscì ad approntare una rudimentale macchina fotografica con oggetti recuperati: una scatola di sigari, un obiettivo racimolato tra l’armamentario bellico, un diaframma creato da una lamina di latta con sipario a ghigliottina, naturalmente manuale. Al rientro dalla guerra si dedica totalmente alla fotografia, arte che lo accompagnerà per sessant’anni. Michelangelo Vizzini è stato il fotoreporter della Messina novecentesca, con i suoi 700 mila scatti ha raccontato politica, cultura, arte e società della comunità messinese. Onnipresente in tutte le manifestazioni e gli eventi cui era necessario dare visibilità attraverso la fotografia, Vizzini consegna un dettagliatissimo e poetico mosaico documentale della storia cittadina.