Ispirato ad uno dei titoli più celebri della vasta produzione quasimodiana, il Parco letterario, sorto da un'idea del figlio Alessandro, si diffonde tra i luoghi della vita e dell'ispirazione poetica dell'autore: dalla città natale Modica a Roccalumera, luogo di origine della famiglia Quasimodo, cui sono collegati Messina, tappa importante della sua formazione umana e artistica, Tindari, le isole Eolie, Siracusa, l'Anapo con Pantalica ed Agrigento. A Roccalumera, in particolare, si può visitare la Torre Saracena citata dallo stesso Quasimodo nella poesia omonima, dedicata al fratello morto e riprodotta su una lapide di marmo posta alla base della torre. Nella città jonica si trova inoltre l'antico quartiere dei pescatori, "u' bagghiu" in dialetto messinese, anch'esso presente nell'immaginario infantile del poeta, che qui trascorreva l'estate. A rivelare il profondo legame con questa terra è, d'altra parte, l'autobiografismo contenuto nei versi che, come nel caso della poesia Vento a Tindari, materializza sulla pagina echi geografici, culturali ed emotivi connessi al tema della memoria e alla proiezione della realtà in una dimensione mitica e ineffabile.
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Foto Torre saracena Parco Quasimodo