Anche in questo caso la struttura risulta evidenziata all’esterno, anche se la parasta presente nel basamento si rastrema al primo livello rimanendo dello stesso spessore fino al parapetto di copertura. Questa struttura incontra quella orizzontale, leggermente sottomessa, posta in corrispondenza dei solai di piano. La scansione verticale delle facciate maggiori è infittita da un sistema di modanature verticali che dimezzano la superficie compresa tra due pilastri individuandone in ciascun piano la parte destinata ad ospitare il balconcino decentrato e quella residua.
L’isolato VI della palazzata ha una destinazione d’uso mista e la sua struttura risulta evidenziata all’esterno, anche se la parasta presente nel basamento si rastrema al primo livello rimanendo dello stesso spessore fino al parapetto di copertura. Questa struttura incontra quella orizzontale, leggermente sottomessa, posta in corrispondenza dei solai di piano. La scansione verticale delle facciate maggiori è infittita da un sistema di modanature verticali che dimezzano la superficie compresa tra due pilastri individuandone in ciascun piano la parte destinata ad ospitare il balconcino decentrato e quella residua. La composizione della facciata è basata sulla ripetizione di tre campate in successione: in quella centrale un balcone che si estende su tutti i livelli per quasi tutta la campata, ai due lati del quale si ha la ripetizione delle campate basate sullo stesso disegno che prevede il posizionamento dei balconcini sulla destra della campata al piano primo e terzo ed a sinistra della campata al piano secondo. Il sistema di rapporti che si determina dalla scansione degli elementi verticali e dalle diverse posizioni degli aggetti e delle bucature del prospetto rivela le sue ascendenze moderne.
L’isolato VI della palazzata ha destinazione d’uso mista, commerciale al piano terreno e residenziale ai piani superiori. La struttura è evidenziata all’esterno, anche se la parasta presente nel basamento si rastrema al primo livello rimanendo dello stesso spessore fino al parapetto di copertura. Questa struttura incontra quella orizzontale, leggermente sottomessa, posta in corrispondenza dei solai di piano. La scansione verticale delle facciate maggiori è infittita da un sistema di modanature verticali che dimezzano la superficie compresa tra due pilastri individuandone in ciascun piano la parte destinata ad ospitare il balconcino decentrato e quella residua. La composizione della facciata è basata sulla ripetizione di tre campate in successione: in quella centrale un balcone che si estende su tutti i livelli per quasi tutta la campata, ai due lati del quale si ha la ripetizione delle campate basate sullo stesso disegno che prevede il posizionamento dei balconcini sulla destra della campata al piano primo e terzo ed a sinistra della campata al piano secondo. Il sistema di rapporti che si determina dalla scansione degli elementi verticali e dalle diverse posizioni degli aggetti e delle bucature del prospetto rivela le sue ascendenze moderne. I colori dominanti sono il grigio che originariamente era realizzato con graniglie di marmo, l’azzurro degli avvolgibili degli infissi e il giallo che caratterizza una fascia orizzontale del parapetto anteriore dei balconi realizzato con elementi in lamiera metallica. La caratterizzazione delle superfici lungo il loro sviluppo verticale è affidata all’intonaco a stucco: una pasta cementizia con graniglie e polveri di marmo che imita la texture della pietra e ad un mosaico di tesserine di colore chiaro che caratterizza le velette degli infissi. L’intero edificio è concluso da una pensilina aggettante che, differentemente dagli edifici coevi, non ha alcuna interruzione in corrispondenza delle paraste che vi si fermano al di sotto.