Luigi Borzì

Luigi Borzì nasce a Castroreale, in provincia di Messina, il 16 marzo del 1853. Verso la fine degli anni ’50 frequenta una scuola per perito agrimensore diplomandosi nel 1871. L’anno seguente è impiegato, come precario, del Genio Civile di Messina, dove è stabilizzato nel 1879. Contemporaneamente frequenta il politecnico di Palermo e consegue la laurea in Ingegneria nel 1884. Nel 1885 è nominato aiutante di terza classe e nel 1890 partecipa a un concorso per ingegnere comunale. Due anni dopo è nominato Ingegnere di Sezione presso l’Ufficio Tecnico Comunale di Messina. In questo periodo Borzì, oltre a dedicarsi a lavori al di fuori della città, si occupa del risanamento dei laghi del Faro e contribuisce anche al piano di ampliamento della città e al progetto per la realizzazione del nuovo acquedotto civico. Previo mandato degli Enti Locali nel 1907 pubblica, insieme all’ing. Carlo Sollima Novi una relazione dal titolo “Il porto di Messina nel passato, nel presente e nell’avvenire”. È nominato Ingegnere Capo dell’Ufficio Tecnico del Comune di Messina. In occasione del terremoto del 28 dicembre del 1908 perde due figli. Nel 1909 gli viene affidato l’incarico di elaborare il nuovo Piano Regolatore della città, in gran parte distrutta dal sisma. Il Piano viene completato il 9 dicembre 1909 ed accettato dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici il 20 marzo del 1910. Il nuovo “Piano Regolatore della città di Messina approvato con Regio Decreto 31 dicembre 1911 durante la gestione del Regio Commissario Comm. A.Salvadori” viene pubblicato nel 1912 e sancisce l’avvio della rinascita della città di Messina. Negli anni della prima guerra mondiale Luigi Borzì si occupa del recupero della Zona Falcata sulla quale insistevano interessi sia militari che industriali. Luigi Borzì muore a Messina il 23 novembre del 1919.