I resti della casa – monumento – parco urbano abusivo di Giovanni Cammarata (Messina 1914 – 2002) sono solo una parte dell’enorme opera di questo cementiere irregolare. Tra la fine degli anni ’70 e fino alla sua morte, Il Cavaliere di Maregrosso trasformò la sua casa – laboratorio in un fantasmagorico parco di sculture, mosaici, murales, fontane, templi, ninfe etc. Ciò che rimane oggi è “ingresso monumentale” della sua dimora, architettura spontanea in cui tecniche e temi diversi si fondono in una monumento originalissimo in cui l’horror vacui ospita un labirinto di figure, personaggi e immagini.
I resti della casa – monumento – parco urbano abusivo di Giovanni Cammarata (Messina 1914 – 2002) sono solo una parte dell’enorme opera di questo cementiere irregolare. Tra la fine degli anni ’70 e fino alla sua morte, Il Cavaliere di Maregrosso trasformò la sua casa – laboratorio in un fantasmagorico parco di sculture, mosaici, murales, fontane, templi, ninfe etc. Ciò che rimane oggi è “ingresso monumentale” della sua dimora, architettura spontanea in cui tecniche e temi diversi si fondono in una monumento originalissimo in cui l’horror vacui ospita un labirinto di figure, personaggi e immagini.