Nel luglio del 2000, durante i lavori di posatura della tubazione per la bonifica della Cripta del Duomo, furono rinvenuti i resti della Cripta di San Giacomo, una chiesa di fondazione normanna di cui poco dopo la Soprintendenza rinverrà parte dell’abside maggiore, la struttura semicircolare visibile nello scavo. I locali della cripta sono caratterizzati da mura perimetrali su cui si aprivano nicchie con arco a tutto sesto, ricavate dagli spessori murari, i cosiddetti “colatoi”, gli essiccatoi sui quali venivano seduti i cadaveri denudati al fine di avviare il processo di essicazione, tramite lo svuotamento naturale dei liquidi per via degli orifizi anali. Una simile cripta è presenta anche nell’ambiente sottostante la Chiesa dei Catalani, secondo quella tradizione della mummificazione, tipica della cultura siciliana e testimoniata dalla celebre cripta dei Cappuccini a Palermo, a Savoca, Piraino etc.
Nel luglio del 2000, durante i lavori di posatura della tubazione per la bonifica della Cripta del Duomo, furono rinvenuti i resti della Cripta di San Giacomo, una chiesa di fondazione normanna di cui poco dopo la Soprintendenza rinverrà parte dell’abside maggiore, la struttura semicircolare visibile nello scavo. I locali della cripta sono caratterizzati da mura perimetrali su cui si aprivano nicchie con arco a tutto sesto, ricavate dagli spessori murari, i cosiddetti “colatoi”, gli essiccatoi sui quali venivano seduti i cadaveri denudati al fine di avviare il processo di essicazione, tramite lo svuotamento naturale dei liquidi per via degli orifizi anali. Una simile cripta è presenta anche nell’ambiente sottostante la Chiesa dei Catalani, secondo quella tradizione della mummificazione, tipica della cultura siciliana e testimoniata dalla celebre cripta dei Cappuccini a Palermo, a Savoca, Piraino etc.
Nel luglio del 2000, durante i lavori di posatura della tubazione per la bonifica della Cripta del Duomo, furono rinvenuti i resti della Cripta di San Giacomo, una chiesa di fondazione normanna di cui poco dopo la Soprintendenza rinverrà parte dell’abside maggiore, la struttura semicircolare visibile nello scavo. I locali della cripta sono caratterizzati da mura perimetrali su cui si aprivano nicchie con arco a tutto sesto, ricavate dagli spessori murari, i cosiddetti “colatoi”, gli essiccatoi sui quali venivano seduti i cadaveri denudati al fine di avviare il processo di essicazione, tramite lo svuotamento naturale dei liquidi per via degli orifizi anali. Una simile cripta è presenta anche nell’ambiente sottostante la Chiesa dei Catalani, secondo quella tradizione della mummificazione, tipica della cultura siciliana e testimoniata dalla celebre cripta dei Cappuccini a Palermo, a Savoca, Piraino etc.