Foto Profilo Compagnia teatrale Pubblico Incanto
La compagnia Pubblico Incanto, attiva sin dal 1991, propone una drammaturgia fondata su aneliti lirici e trasognati che, senza rinunciare all’impegno civile – come nella recente produzione 1952 a Danilo Dolci (2012) – si ispirano alla geografia dello Stretto, in un luogo che è sempre di frontiera. Tutti gli spettacoli della compagnia, realizzati su testi di autori italiani e stranieri, hanno la regia di Tino Caspanello, che dal 1996 esordisce con i propri testi, nelle vesti non sono di drammaturgo e regista ma anche di attore. Nel 2003 lo troviamo, a fianco di Cinzia Muscolino, presenza costante dell’immaginario scenico caspanelliano, in Mari, Premio Speciale della Giuria al Premio Riccione Teatro dello stesso anno, destinato ad inaugurare una scrittura del limite, intesa come esplorazione delle possibilità comunicative di un dialogo a due. Sperimentando sia l’uso del dialetto che dell’italiano in scena, i testi di Caspanello recuperano una dimensione artigianale del fare teatro e affondano le radici nella formazione dell’autore, che ha tra i capisaldi la storia dell’arte e la didattica, oltre ad una biblioteca teatrale che annovera, tra gli altri, Beckett, Pinter, Wilcock e i siciliani Pirandello e Rosso di San Secondo. Il teatro di Caspanello ha trovato una collocazione editoriale su rivista e in volumi collettivi, e, nel 2012, in una raccolta monografica nella collana “faretesto” della casa Editoria&Spettacolo. Alcuni testi sono pubblicati anche in Francia, dove sono stati più volte rappresentati. A cura della compagnia Pubblico Incanto, nel 2011 è stato organizzato un festival teatrale a Pagliara, sul versante ionico della provincia messinese, dove vive la coppia Caspanello-Muscolino. La compagnia ha inoltre promosso il “Centro per la drammaturgia siciliana”, in partenariato con la Maison d’Europe et d’Orient di Parigi, la Maison Antoine Vitez di Parigi e il Troisième Bureau di Grenoble, per raccogliere e diffondere i testi teatrali di autori siciliani.