Foto Profilo Stefano D'Arrigo
Il nome dello scrittore si lega indissolubilmente al monumentale Horcynus Orca (1975), romanzo destinato a condensare, nelle intenzioni dell'autore, l'intero canone narrativo occidentale, riscritto e contaminato nello spazio reale e simbolico dello Stretto di Messina. Oltre alle poesie del Codice siciliano (1957) e al romanzo Cima delle nobildonne (1985), la produzione darrighiana annovera un ricco repertorio di prose giornalistiche e critica d'arte, ma anche materiali narrativi eterodossi, attraverso i quali è possibile individuare alcuni elementi richiamati nella lunghissima e tormentata composizione dell'opera maggiore, diventata un assoluto, controverso capolavoro nell'orizzonte romanzesco contemporaneo. Testimone attenta delle sue memorie è la moglie Jutta, che D'Arrigo incontra nel 1942, quando si laurea in Lettere all'Università di Messina, prima di trasferirsi a Roma e dare avvio ad una intensa attività giornalistica.