Strutturato in episodi, il libro racconta le vicende di Giovanni Salsiccia, venditore scaltro e spregiudicato, dal nome volutamente ironico, che muore prematuramente in un incidente d'auto.
Finito all’Inferno, a causa della sua condotta terrena poco edificante, viene ingaggiato da Satana in qualità di nuova leva addetta al procacciamento e alla firma di patti faustiani. Salsiccia fa appello alle sue capacità persuasive, esercitandole su personaggi esemplificativi delle più comuni e umane debolezze: una soubrette lasciva, un rapper ambizioso, uno scrittore di scarso talento e un politico corrotto.
Il progetto, nato come divertissement da diffondere via internet, viene notato e opzionato dall'editore Salvatore Primiceri che nello stesso periodo esordisce con una nuova etichetta editoriale. La precisa volontà di avere come apripista della nuova attività un prodotto con un aspetto estetico accattivante determina il fortunato incontro tra l’editore e i due artisti.
Strutturato in episodi, il libro racconta le vicende di Giovanni Salsiccia, venditore scaltro e spregiudicato, dal nome volutamente ironico, che muore prematuramente in un incidente d'auto. Finito all’Inferno, a causa della sua condotta terrena poco edificante, viene ingaggiato da Satana in qualità di nuova leva addetta al procacciamento e alla firma di patti faustiani. Salsiccia fa appello alle sue capacità persuasive, esercitandole su personaggi esemplificativi delle più comuni e umane debolezze: una soubrette lasciva, un rapper ambizioso, uno scrittore di scarso talento e un politico corrotto.
Il progetto, nato come divertissement da diffondere via internet, viene notato e opzionato dall'editore Salvatore Primiceri che nello stesso periodo esordisce con una nuova etichetta editoriale. La precisa volontà di avere come apripista della nuova attività un prodotto con un aspetto estetico accattivante determina il fortunato incontro tra l’editore e i due artisti.
Strutturato in episodi, il libro racconta le vicende di Giovanni Salsiccia, venditore scaltro e spregiudicato, dal nome volutamente ironico, che muore prematuramente in un incidente d'auto. Finito all’Inferno, a causa della sua condotta terrena poco edificante, viene ingaggiato da Satana in qualità di nuova leva addetta al procacciamento e alla firma di patti faustiani. Salsiccia fa appello alle sue capacità persuasive, esercitandole su personaggi esemplificativi delle più comuni e umane debolezze: una soubrette lasciva, un rapper ambizioso, uno scrittore di scarso talento e un politico corrotto.
Il messaggio contenuto in queste pagine risulta inequivocabile: esse sono pura dissacrazione di eventi quotidiani, alludono a specifici atteggiamenti collettivi e giocano con una rifrazione di specchi che allarga e rimpicciolisce fatti e comportamenti negativi. In linea con la più beffarda ironia pirandelliana, il sentimento ricorrente in queste tavole sembra essere la naturale risposta umana alle disgrazie e ai paradossi della vita, una risposta portatrice di riflessioni dietro le quali è possibile rintracciare la motivata tristezza del loro vero significato. In maniera calzante viene espressa la capacità, rintracciabile in alcuni volumi a fumetti, di sovvertire le convenzioni iconografiche e comunicative classiche, invitando il lettore a scoprire il labile confine fra la realtà oggettiva e realtà metaforicamente reinterpretata. Il linguaggio satirico crea una sorta di paratesto del quotidiano dal carattere effimero e nel contempo aderente all’attualità, facendo leva sulla cogente pragmatica del linguaggio parlato e della semiotica. All’interno del volume, segni verbali e grafici interagiscono, producendo un sentimento comico che si muove in modo dinamico secondo varie gradazioni d’intensità. La versatilità nel tratto e alla velocità di esecuzione testimoniano l’abilità del disegnatore Salvatore Amedei, le cui tavole vengono valorizzate dalla colorazione digitale ricca e brillante di Massimo Travaglini.
Basta una firma
Pubblicazione Basta una firma
Spigolatura Basta una firma
Il personaggio di Giovanni Salsiccia, del quale sono stati parodiati nome e altri dettagli, è in realtà liberamente ispirato ad un ex collega del settore commerciale dello sceneggiatore. Nel 2012, dopo l’uscita del libro, alcuni colleghi dell’autore si offesero, ritenendo di essere loro gli ispiratori della storia. In realtà, il venditore cui Recupero si riferiva non lavorava più nella stessa agenzia da tempo.