La mia autobiografia (70% vera 80% falsa)

Title: 
La mia autobiografia (70% vera 80% falsa)
Artista: 
Testo Ridotto: 

Ispirata ad uno humor surreale sin dal titolo, La mia autobiografia (70% vera 80% falsa) racconta, a metà tra finzione narrativa e memoria, non solo la vita e le tappe della variegata carriera artistica del suo autore, ma anche una pagina importante della storia del mezzo televisivo e dello spettacolo, con i suoi personaggi e i suoi retroscena. Pubblicato da Mondadori, il volume riflette lo stile scanzonato ed esilarante con cui, sin dagli esordi negli studi Rai accanto a Renzo Arbore, Nino Frassica ha conquistato l’affetto del pubblico.

Testo Medio: 
"Cuc Cuc Cuc Cuc Cuc Cuc Cuc Cuc Cuc Cuc Cuc Cuc". Un grosso orologio a cucù davanti al mio lettino batteva dodici colpi. Sono nato in un ospedale di Messina alle ore 12 esatte dell'11 dicembre 1950. Ammazza che coincidenza pensai - a mezzogiorno in punto non un minuto in più, non un minuto in meno. A Messina è raro che nevichi. Dissi a mia madre: "Nivica? Strano che nivica, però biedda è a neve!!!" Ancora non parlavo molto bene. Ero appena nato. Parlavo un po' in dialetto, un po' in italiano, mi mangiavo le "Esse" le "Svi" le "Ti" le "Eviden". Erano già le 7 e mezzo quella mattina dell'11 dicembre, e i miei genitori erano ancora indecisi se farmi nascere in casa o in ospedale. Mio padre preferiva che io nascessi in casa. Mia madre no: c'era troppo disordine, panni da stirare, i letti disfatti, in cucina c'era puzza di pesce fritto della sera prima. Fecero testa o croce con le mille di lire di carta. Lanciarono i soldi in aria, volarono e non li trovarono più.
L’incipit del libro La mia autobiografia (70% vera 80% falsa), surreale come lo humor che, sin dal titolo, caratterizza tutto il racconto, riflette lo stile scanzonato ed esilarante con cui, già dagli esordi, Nino Frassica ha conquistato l’affetto del pubblico. Performer unico nel suo genere, protagonista in Rai con due trasmissioni cult, Quelli della notte (1985) e Indietro tutta! (1987-1988), che lo hanno reso celebre accanto a Renzo Arbore, l’artista messinese evoca in questa autobiografia, pubblicata da Mondadori, a metà tra finzione narrativa e memoria, non solo la sua vita e la sua carriera, ma anche una pagina importante della storia del mezzo televisivo e dello spettacolo. Sono tanti, non a caso, i personaggi che, lungo un arco temporale di un trentennio, emergono dalle pagine lasciando riaffiorare i successi cinematografici, teatrali e televisivi del suo autore, sino alla fiction più seguita degli ultimi anni, la serie di Raiuno Don Matteo, in cui, nei panni del maresciallo Cecchini, Frassica è protagonista accanto a Terence Hill. 
 
Testo Esteso: 
Cuc Cuc Cuc Cuc Cuc Cuc Cuc Cuc Cuc Cuc Cuc Cuc". Un grosso orologio a cucù davanti al mio lettino batteva dodici colpi. Sono nato in un ospedale di Messina alle ore 12 esatte dell'11 dicembre 1950. Ammazza che coincidenza pensai - a mezzogiorno in punto non un minuto in più, non un minuto in meno. A Messina è raro che nevichi. Dissi a mia madre: "Nivica? Strano che nivica, però biedda è a neve!!!" Ancora non parlavo molto bene. Ero appena nato. Parlavo un po' in dialetto, un po' in italiano, mi mangiavo le "Esse" le "Svi" le "Ti" le "Eviden". Erano già le 7 e mezzo quella mattina dell'11 dicembre, e i miei genitori erano ancora indecisi se farmi nascere in casa o in ospedale. Mio padre preferiva che io nascessi in casa. Mia madre no: c'era troppo disordine, panni da stirare, i letti disfatti, in cucina c'era puzza di pesce fritto della sera prima. Fecero testa o croce con le mille di lire di carta. Lanciarono i soldi in aria, volarono e non li trovarono più.
L’incipit di La mia autobiografia (70% vera 80% falsa), surreale come lo humor che, sin dal titolo, caratterizza tutto il racconto, riflette lo stile scanzonato ed esilarante con cui, già dagli esordi, Nino Frassica ha conquistato l’affetto del pubblico. Performer unico nel suo genere, protagonista in Rai con due trasmissioni cult, Quelli della notte (1985) e Indietro tutta! (1987-1988), che lo hanno reso celebre accanto a Renzo Arbore, l’artista messinese evoca in questa autobiografia, pubblicata da Mondadori, a metà tra finzione narrativa e memoria, non solo la sua vita e la sua carriera, ma anche una pagina importante della storia del mezzo televisivo e dello spettacolo. Sono tanti, non a caso, i personaggi che, lungo un arco temporale di un trentennio, emergono dalle pagine lasciando riaffiorare i successi cinematografici, teatrali e televisivi del suo autore, sino alla fiction più seguita degli ultimi anni, la serie di Raiuno Don Matteo, in cui, nei panni del maresciallo Cecchini, Frassica è protagonista accanto a Terence Hill. Contemporaneamente all’uscita del libro, ritroviamo Frassica sul grande schermo in Andiamo a quel paese di Ficarra e Picone, ambientato, ancora una volta, in Sicilia. Ed è proprio la Sicilia, con Messina, il luogo non solo fisico ma, soprattutto, emotivo, che Frassica nel libro tratteggia a lungo, evocando sul suo sfondo episodi dell’infanzia e della giovinezza. Le contaminazioni del linguaggio, cifra riconoscibile della presenza scenica di Frassica, contribuiscono anche qui al pastiche che, tra invenzioni, storpiature linguistiche e frasi lapalissiane, si prende gioco degli stereotipi conversazionali consueti. Alla struttura formale si adegua il contenuto, anch’esso stravagante ed esilarante, in cui Frassica ricrea situazioni inverosimili sempre però riferendosi a fatti realmente accaduti. E l’autobiografismo, nelle rifrazioni dell’arte comica, diventa per Frassica, come sempre, gustoso oggetto di sperimentazione: 
Sono nato l'11-12-1950 ma in effetti nessuno sa quanti anni io abbia. Qualcuno azzarda dei numeri: chi dice 100 anni tondi tondi, chi dice 99, qualcun'altro 98 [...] in foto ne dimostro 10 in meno, dal vivo 20 in meno, da vicino 30 in meno, e a 10 km di distanza dimostro 18 anni.
I paradossi logici e linguistici che identificano la caratura umoristica di Nino Frassica in questa strampalata autobiografia sono tipici del suo personaggio televisivo, così come il pubblico ha imparato a conoscerlo e apprezzarlo dai tempi dei varietà con Arbore. Di quel bagaglio comico ne danno testimonianza anche gli altri libri scritti da Frassica, come Il manovale del bravo presentatore (Longanesi, 1988), ispirato alla parodia portata in scena a Indietro tutta!. In una intervista, Frassica ha dichiarato: «Volevano che raccontassi in modo un po’ nostalgico le vecchie trasmissioni televisive che mi hanno reso famoso, come Quelli della notte. Io invece ho fatto di testa mia. Quando gli editor hanno cominciato a leggerlo li vedevo ridere. Allora gli ho detto di lasciar perdere l’autobiografia vera. Quella la scriverò a 90 anni».
 

 

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