Messina di Marmo - Percorso scultoreo

La città di Messina è stata riccamente abbellita durante la sua prolifica storia. Dall’allievo di Michelangelo, Giovannangelo Montorsoli agli epici episodi della scultura del Novecento, Messina di Marmo è un viaggio monumentale intorno ai capolavori di quest’arte di pietra e bronzo.

Giovanni Nicolini: Minerva sorgente tra la Calabria e la Sicilia, 1927 ca.

Non si conosce l'anno di realizzazione del bellissimo bassorilievo raffigurante Minerva che sorge dalle rovine dell'antico Ateneo di Messina, tra le allegorie femminili della Calabria e della Sicilia. Tuttavia si conosce il nome del suo autore,di cui si conserva anche la firma. Si tratta di Giovanni Nicolini (Palermo, 1872 - Roma, 1956), scultore tra i pià noti tra quelli dell'arte celebrativa nazionale. La sua scultura dalle nette ascendenze classiche, risente tuttavia di un dinamismo e di un sottile erotismo molto moderno. L'opera è visitabile nell'Aula magna del Rettorato.

Antonio Bonfiglio: Antonello da Messina, 1953.

Posto, simbolicamente, sulla grande scalea che conduce al primo piano di Palazzo Zanca, il bronzo di Antonio Bonfiglio è un tributo al più importante personaggio della storia messinese: Antonio di Giovanni de Antonio, detto Antonello da Messina (Messina, 1429 ca . 1479). L’opera del Bonfiglio ha come modello il “Ritratto di Uomo” (1475-76), conservato presso National Gallery di Londra, da alcuni considerato un autoritratto dell’artista messinese.

Edicola dell'Ecce Homo

L’edicola dedicata all’Ecce Homo, posta in un angolo dell’isolato 291 di Via Cavour risale al 1925.  Questa icona però era posta su un edificio precedente al terremoto del 1908 e, dopo il disastro, fu conservata da Salvatore Pellicciotto per sua devozione che nel 1925 ne promosse il rifacimento con un motivo a bassorilievo, che fu scolpito da Rosario Genitore all’angolo della propria casa. Questa edicola consta di una mensola modanata, al di sotto della quale sono presenti dei festoni con frutta e fiori. La mensola regge un tondo con l’immagine sacra scolpita da altorilievo che è contornata da un motivo neobarocco.  Al di sopra di tale tondo due angioletti concludono la composizione

Edicola votiva della Madonna della Consolazione

Questa edicola, sita in Via Arezzo (pal.III), è stata realizzata per volere del devoto Rosario Pagano ed è posta sulla facciata di un edificio, in una porzione di muro compresa tra due aperture al piano terreno. Tale muro, che costituisce il fondo sul quale è l’edicola vera e propria, è realizzato con una lunetta ad arco ribassato conclusa nella parte superiore da una luminaria che ne segue l’andamento. Su tale fondo sono dipinti due angeli recanti un’offerta floreale. L’edicola vera e propria constare una lastra di marmo grigio ma quale sono due portafiori e al di sopra della quale è l’edicola vera e propria ha una tipologia a tabernacolo all’interno del quale si trova una nicchia conclusa a catino che ospita l’effigie sacra. I materiali utilizzati sono marmo ed intonaco cementizio mentre la realizzazione risale al 1958.

Edicola votiva di S.Antonio da Padova

In via Rifugio dei Poveri, sul muro di un edificio settecentesco parzialmente danneggiato dal terremoto, è realizzata un’edicola in stile eclettico dedicata a Sant’Antonio da Padova.  I materiali impiegati sono la pietra arenaria e lo stucco cementizio colorato. L’edicola costa di una mensola modanata aggettante di poco dal muro sulla quale poggia una struttura a capanna sormontata da una croce. La nicchia è individuata da un perimetro trilobato all’interno del quale trova posto una statua in gesso protetta da un vetro. Al di sopra di tale nicchia la superficie è decorata con un profilo in bassorilievo della vergine affiancata da motivi floreali. La costruzione risale agli anni ‘20 anche se l’effigie sacra è più recente.

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