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PREMESSA

Il nostro obiettivo è quello di condurre il visitatore alla scoperta delle diverse espressioni dell’arte contemporanea Messinese. Infatti, questo portale web permette al visitatore di accedere ad informazioni, immagini video ed audio, riguardanti l’offerta turistico-culturale sull’arte contemporanea della città. Inoltre, esso ambisce a divenire un incubatore d'arte contemporanea, per mezzo del quale sarà possibile associare ad ogni luogo, identificato da un grande valore nel campo storico, artistico e culturale, una particolare enfasi, rendendolo unico e carico di pathos. Cosa aspetti? Buona navigazione alla scoperta dell' arte contemporanea Messinese!


CONTENUTI IN EVIDENZA

L’opera appartiene alla mostra Stanze Remote, tenutasi alla galleria Orientale Sicula 7puntoarte di Messina nel 2010. L’esibizione  ospitava la produzione pittorica di Galipò dal 1996 al 2003, in una carrellata di immagini e temi organici alla visione di questo artista. Moderno Minosse si muove dentro la poetica espressionista, appassionata e perfettamente contemporanea del pittore.  Come evidenziato da Daniele De Joannon nel catalogo della mostra, Galipò è un artista militante e in aperta polemica con il mondo contemporaneo dal quale vengono gli spunti tematici e figurativi della sua arte.

L’opera appartiene alla mostra Mare al Quadrato curata da Katia Giannetto alla Messina Art Gallery di Messina (4 - 20 dicembre 2014). Vero e proprio progetto seriale, Mare al quadrato è una collezione di oggetti pittorici che, seguendo il principio impressionista inaugurato da Monet con le trentuno tele sulla Cattedrale di Rouen (1892 – 1894), indaga la luce e i colori del mare a differenti ore del giorno. 

L'opera fu commissionata dal Comune di Messina allo scultore Giuseppe Prinzi che la realizzò nel 1857. La figura femminile con la mano destra tiene il rotolo con il privilegio assegnato, mentre con la sinistra si appoggia al timone alla cui base vi è una cornucopia, simbolo di ricchezza e opulenza. La scultura fu realizzata per ringraziare il re Ferdinando II per l’ampliamento del porto franco messinese. Prima del sisma del 1908 era collocata nel Palazzo Municipale, dopo il terremoto venne posta, semidistrutta, sulla spianata del Museo, per essere ricollocata a Largo Minutoli nel 1973.

Il santuario di S. Antonio da Padova sorge in quello che prima del terremoto era un poverissimo quartiere Avignone dove Sant’Annibale di Francia nel 1878 iniziò la sua opera di assistenza ai poveri. Il santuario, che è stato elevato a Basilica Pontificia minore da Benedetto XVI, fu progettato dall’ingegnere Letterio Savoja e dall’ingegnere Gaetano Bonanno e risulta essere la prima chiesa in muratura edificata dopo il terremoto del 1908.

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